Monza, boom di iscrizioni al liceo sportivo del Mapelli: le richieste sono il doppio dei posti

Oltre 50 iscrizioni, 27 posti disponibili: è boom di richieste per il nuovo liceo scientifico sportivo che aprirà i battenti nell’anno scolastico 2022-23 al Mapelli di Monza.
La palestra dell’istituto Mapelli di Monza
La palestra dell’istituto Mapelli di Monza Fabrizio Radaelli

Il nuovo liceo scientifico sportivo di Monza ha riscosso grande successo. Sono arrivate oltre cinquanta richieste al Mapelli per questo corso ma, purtroppo, si potrà fare una sola sezione quindi molti ragazzi resteranno delusi, dal momento che i posti sono 27.

L’indirizzo aveva già suscitato interesse nel corso degli open day, viste le numerose richieste ai collegamenti online, segno che la proposta lanciata dall’istituto di via Parmenide, era quel che mancava in città. «Con molto dispiacere non potremo soddisfare tutte le richieste arrivate- commenta Aldo Melzi, dirigente del Mapelli- perché abbiamo la possibilità di formare una sola sezione, questo è un vincolo ministeriale. Stiamo predisponendo la graduatoria, seguendo i criteri che le famiglie conoscono e presenti sul nostro sito, per comunicare sia chi sarà preso e, per chi non potremo accogliere avrà la possibilità di reindirizzarsi al secondo istituto che aveva già scelto. Già negli open day organizzati a distanza, avevamo capito che l’interesse era molto, i ragazzi che abbiamo incontrato, in quello in presenza, erano molto curiosi, motivati e consapevoli del fatto che si tratta di un percorso di studi impegnativo, perché si tratta comunque di uno scientifico in cui una serie di discipline hanno un taglio legato all’educazione fisica. In particolare, matematica, fisica e scienze si prestano molto a degli aspetti didattici con una curvatura sportiva».

Anche per questo nei criteri pubblicati per l’ammissione la media di valutazione, proprio in queste discipline ha una rilevanza. «Quel che mi ha colpito, proprio nel corso della presentazione in presenza- continua Melzi- sono state le domande dei ragazzi, non solo legate alle discipline sportive ma a tutto tondo sul corso di studi. Penso che il nostro messaggio “è un corso di studi impegnativo” sia stato recepito, così come la passione e la voglia dei docenti coinvolti di iniziare questa nuova avventura, con il supporto delle associazioni sportive del territorio».

Dalle dimostrazioni di aikido, a quelle di basket e pallavolo tutti i ragazzi scalpitavano per entrare in campo proprio in occasione dell’open day. L’indirizzo sportivo, un po’ come il musicale, può attivare una sola sezione e, di conseguenza, è fondamentale avere dei criteri di selezione così come, per gli stessi ragazzi, avere un piano B in caso non si venga ammessi.

«Se fosse stato possibile avremmo accolto tutte le richieste- conclude il dirigente- ma, purtroppo, non dipende da noi. È una disposizione ministeriale a cui dobbiamo attenerci»