Monza: auto in fiamme davanti alla palazzina dei profughi

Un’auto in fiamme che piomba sulla folla e qualcuno che grida all’attentato. È accaduto martedì sera in via Asiago,nelle vicinanze del condominio che ospita decine di migranti e da settimane al centro delle cronache, subito dopo la diretta della trasmissione tv di Rete 4 “Dalla vostra parte” di Maurizio Belpietro.
La carcassa dell’auto andata in fiamme in via Asiago
La carcassa dell’auto andata in fiamme in via Asiago

Un’auto in fiamme che piomba sulla folla e qualcuno che grida all’attentato. È accaduto martedì sera in via Asiago, nelle vicinanze del condominio che ospita decine di migranti e da settimane al centro delle cronache per i dissapori con i (pochissimi) residenti italiani. La diretta della trasmissione tv di Rete 4 “Dalla vostra parte” di Maurizio Belpietro era appena terminata, quando le decine di persone presenti, molti curiosi, hanno visto la carcassa di una ormai quasi irriconoscibile Renault Megane avvolta dal fuoco fermarsi davanti al civico 8, nei pressi della “palazzina dei profughi”. Qualcuno ci ha visto un segnale inequivocabile: il fuoco sulle polveri.

E invece. E invece la storia (quella vera) la spiegano dal commissariato di polizia di viale Romagna. Smontata ogni ipotesi “terroristica”: «Nessun caso» dicono le forze dell’ordine. Tutto ha avuto inizio qualche minuto prima, in via Borgazzi, dove un automobilista di origine marocchina si è ritrovato con l’auto in panne in mezzo alla strada, molto trafficata. Ha provato più volte a riavviarla ma non ne voleva sapere di ripartire. Allora ha chiamato due amici meccanici, connazionali, che hanno un’officina a Limbiate.

Il tempo di arrivare e i meccanici si sono dati da fare. Mentre davano un’occhiata al motore è partita una fiammata, probabilmente per un problema elettrico, e l’auto ha preso fuoco. Presi dal panico hanno deciso di spostare immediatamente la vettura da via Borgazzi. Qualche decina di metri e hanno imboccato la prima laterale a destra. Via Asiago. Pensavano di trovarsi di fronte una strada pressoché deserta e invece gli si sono parate davanti decine di persone, almeno un centinaio, intente a allontanarsi dopo la conclusione del talk di Rete 4. Presi dal panico, il proprietario dell’auto e i due meccanici hanno accostato la vettura, ormai un tizzone ardente, all’altezza del civico 8, quasi all’altezza della stradina che conduce al condominio dei profughi.

In pochi minuti è arrivata una volante della polizia e poi un mezzo dei vigili del fuoco di via Mauri. I pompieri hanno avuto rapidamente ragione della fiamme e la situazione è tornata alla tranquillità. Nessuno è rimasto ferito.

Ospite di Belpietro la deputata di Fi Alessandra Mussolini che ha parlato del «business delle cooperative» mentre un servizio del l’inviato Alessio Fusco ha mostrato la situazione di via Asiago: «ci sono sei profughi in una sola stanza». Protagonista della serata, ripresa di spalle, nell’anonimato, («i profughi mi hanno minacciata, ora ho paura») una residente che ha raccontato di essere rimasta la sola italiana insieme a 50 donne migranti. Davanti alla palazzina una trentina di residenti si sono lamentanti per la svalutazione delle loro case e per la gestione a loro dire deficitaria da parte della Prefettura.