Monza: apre l’anno del beato monzese Luigi Talamoni, a cento anni dalla morte

Si è aperto ufficialmente il 5 ottobre l’anno talamoniano, nel centesimo anniversario dalla morte del beato Luigi Talamoni, patrono di Monza e Brianza.
Beato Luigi Talamoni
Beato Luigi Talamoni archivio

Si è aperto ufficialmente il 5 ottobre l’anno talamoniano, nel centesimo anniversario dalla morte del beato Luigi Talamoni, patrono della provincia di Monza e della Brianza. L’annuncio nella messa solenne, nel duomo di Monza, in occasione della memoria liturgica del beato Talamoni.

Monza: è l’anno del beato monzese Luigi Talamoni, calendario di appuntamenti dei Centro culturale

Il 2026 sarà l’anno dedicato ai cento anni dalla morte, avvenuta il 31 gennaio 1926. Per l’occasione il Centro culturale Talamoni ha organizzato, come coordinatore del comitato promotore, un calendario di appuntamenti ed eventi per conoscere e approfondire la figura del sacerdote che fu guida spirituale, educatore, politico e fondatore della congregazione delle suore misericordine, sull’esempio di un altro illustre monzese, san Gerardo dei Tintori.

«Nel 2026 ricorre il centenario della nascita al cielo del beato Luigi Talamoni, figura cara e mai dimenticata dalla comunità di Monza – spiegano dal comitato promotore – I numerosi messaggi lasciati nei registri accanto al suo confessionale nel duomo cittadino testimoniano una devozione ancora viva e profonda. Per celebrare questo importante anniversario e rinnovare nella memoria del popolo la sua luminosa testimonianza di fede, carità e servizio, abbiamo pensato e una serie di iniziative».

Un calendario di eventi promosso dalle suore misericordine insieme alla basilica, il Centro culturale Talamoni, il centro culturale Benedetto XVI, la Provincia di Monza e della Brianza, la Fondazione della comunità di Monza e della Brianza e il Comune.

Monza: è l’anno del beato monzese Luigi Talamoni, una mostra apre il 31 gennaio 2026

Ad aprire il calendario una mostra promossa dal Centro culturale Talamoni che sarà inaugurata proprio il 31 gennaio 2026, nel centesimo anniversario della morte del beato. Un allestimento per raccontare la vita, l’epoca e la missione di Talamoni. La mostra sarà visitabile negli spazi della Galleria civica fino al 15 febbraio.
In programma anche tre incontri: Esperienze dell’oggi al servizio della carità a Monza”, che si svolgerà in Sala Maddalena, e poi un focus sull’impegno politico di Talamoni, che si terrà all’auditorium Ghezzi nel palazzo della Provincia e infine un evento dal titolo “Educazione e cultura fattori di promozione umana”, in programma nell’aula magna del liceo Zucchi.

Monza: è l’anno del beato monzese Luigi Talamoni, il 4 ottobre messa solenne con l’arcivescovo Delpini

Il 4 ottobre 2026, alla chiusura dell’anno talamoniano, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini presiederà la messa solenne nella memoria liturgica del beato. Anche le suore misericordine promuoveranno momenti di incontro e conoscenza del padre fondatore nell’anno del centenario. Una figura, quella del beato Talamoni, che ancora oggi è cara ai monzesi che con affetto, come ricordato dai membri del comitato promotore, lo ricordano e lo pregano, lasciando dediche e suppliche in diverse lingue nel libro accanto all’urna che ne espone il corpo.

Monza: è l’anno del beato monzese Luigi Talamoni, chi era

A ventuno anni dalla beatificazione, voluta da papa Giovanni Paolo II, Luigi Talamoni resta figura di spicco nella storia della città e non solo grazie all’opera che le sue figlie, le suore misericordine di San Gerardo, continuano a servizio dei piccoli e degli anziani.
Ordinato sacerdote nel 1871, quattro anni dopo iniziò a insegnare al seminario di Monza (oggi liceo Zucchi). Restano memorabili le lunghe file di fedeli che stavano in attesa fuori dal suo confessionale. Nel 1893 fu eletto in consiglio comunale dove rimase fino al 1923 quando il consiglio fu sciolto dopo l’avvento del fascismo. Insieme a Maria Biffi Levati scrisse il primo regolamento della nuova congregazione religiosa.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.