Ha trovato il coraggio di denunciare l’ex che è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato per atti persecutori e denunciato per danneggiamento aggravato. Si tratta di un trentenne monzese, che, a detta delle forze dell’ordine, sarebbe già noto per atti persecutori commessi in passato a carico di un’altra donna.
La vittima in questo caso è una 35 enne italiana, residente a Monza: nella notte tra sabato 19 e domenica 20 giugno ha chiamato la polizia perché l’ex compagno, all’ennesimo rifiuto di riprendere la relazione, si stava aggirando attorno al suo appartamento e prendendo a calci la sua vettura, rigandone anche le fiancate.
All’arrivo degli agenti l’uomo si è rifugiato dietro lo stabile all’interno della sua autovettura, a fari spenti e con i sedili reclinati. È stato fatto scendere e condotto in Questura, in un grave stato di agitazione. Grazie anche al sistema operativo “Scudo” (un nuovo strumento a supporto delle attività delle Forze di Polizia nel contrasto alle violenze domestiche e di genere, soprattutto nella delicata fase di primo intervento) gli agenti hanno ricostruito che non si trattava della prima lite tra la ex coppia: già in passato, sebbene la donna non avesse denunciato l’ex compagno per maltrattamenti, questi si era reso responsabile di gravi atti persecutori nei suoi confronti.
La donna aveva presentato denunce per danneggiamenti dell’autovettura. Non solo, l’ex le avrebbe anche inviato messaggi di minaccia e l’avrebbe insultata, anche alla presenza del figlio minorenne, tanto che, per sfuggire all’uomo era stata costretta a cambiare le abitudini di vita, e domicilio più volte. Domenica 20 giugno è riuscita a trovare il coraggio di denunciare il suo ex convivente che, rintracciato dagli agenti della volante è stato tratto in arresto ed associato presso il carcere di Monza. È stato anche denunciato ed indagato per i danneggiamenti commessi.