Monza: accordo al ministero per Rottapharm Biotech, i tagli passano da 76 a 64 lavoratori

Accordo firmato al ministero del lavoro tra Rottapharm Biotech e organizzazioni sindacali: i lavoratori in esubero passano da 76 a 64, intesa sul ricollocamento e sugli incentivi.
I laboratori Rottapharm Biotech
I laboratori Rottapharm Biotech

Rottapharm Biotech e sindacati firmano un accordo sulla chiusura dei laboratori di ricerca di Monza e Trieste al ministero del Lavoro: è successo martedì 19 maggio, con un’intesa che riduce da 76 a 64 il numero di lavoratori che saranno licenziati dalla società monzese. Nell’accordo anche l’impegno della società per gli incentivi economici (“ritenuti soddisfacenti dalle organizzazioni sindacali”, scrive Rottapharm Biotech) e un servizio di outplacement specializzato per il ricollocamento dei lavoratori.

L’accordo, scrive la società è figlio “della decisione di Rottapharm Biotech di rinunciare alla ricerca scientifica diretta per rispondere, in maniera efficiente e con un orizzonte di lungo periodo, al cambiamento strutturale che ha investito il settore della ricerca farmaceutica innovativa, secondo le modalità attuate in tutto il mondo”.

«Abbiamo cercato questa intesa con determinazione, impegnandoci per il buon esito della trattativa e adottando misure per tutelare il più possibile i lavoratori, siamo soddisfatti del risultato raggiunto» è la dichiarazione ufficiale della direzione di Rottapharm Biotech. L’obiettivo dichiarato dalla società è di proseguire la ricerca secondo altre modalità, che hanno “dato luogo a una serie di accordi con realtà italiane, europee e americane, che includono tra l’altro lo sviluppo di un vaccino contro Covid-19, nuovi approcci terapeutici contro l’infezione, e diverse collaborazioni su progetti antitumorali in campo immunologico mediante le cosiddette terapie avanzate (genetiche e cellulari)”.