Sono 21 le classi che hanno partecipato al primo concorso letterario promosso dal centro Mamma Rita pensato in occasione dei sessant’anni del centro, dal titolo “Prendiamoci cura del futuro”. La cerimonia si è svolta sul palco del teatro Villoresi il 17 marzo, alla presenza dei giurati, delle consorelle Minime oblate e dell’assessore al welfare, Egidio Riva. All’evento ha voluto partecipare anche Ruggero Redaelli, presidente della BCC, main sponsor della manifestazione.
Monza: 454 studenti al concorso letterario per i 60 anni di Mamma Rita, la giuria
A presiedere la giuria è stata sorella Patrizia Pirioni, responsabile pedagogica del centro Mamma Rita, accanto a lei anche il giornalista e insegnante Marco Emilio Erba, la giovane scrittrice Beatrice Salvioni e ancora Mattia Gaione, esperto di video, Enzo Gibellato, docente di storia dell’arte e Gianluca Patti, pittore e artista monzese.


Monza: 454 studenti al concorso letterario per i 60 anni di Mamma Rita, 18 scuole e 21 classi iscritte
Diciotto le scuole della provincia che hanno partecipato, tra secondarie di primo e secondo grado, per un totale di 454 studenti. Sono stati premiati tre vincitori per la categoria prosa e poesia e altrettanti per la categoria arte, fotografia e multimedia per ogni ordine di scuola.

Monza: 454 studenti al concorso letterario per i 60 anni di Mamma Rita, due premi speciali
Due i premi speciali istituiti per premiare le canzoni realizzate dai ragazzi del liceo musicale Zucchi e dell’istituto superiore di Limbiate. «La giuria è rimasta colpita dalla qualità e dalla varietà dei lavori ricevuti tra testi, racconti, poesie, giornali d’istituto, fotografie, fumetti, disegni, podcast, video e file musicali», ha spiegato Valentina Gandini, responsabile del progetto.
«“Prendiamoci cura del nostro futuro” è un tema che i ragazzi hanno preso molto sul serio – racconta sorella Patrizia Pirioni – Da sessant’anni ci prendiamo cura di bambini, di ragazzi, di giovani, non limitandoci all’assistenza materiale, ma trasmettendo un messaggio di amore e di speranza verso la vita e verso il futuro. Cura per noi è prendere per mano l’altro e percorrere insieme un tratto di strada che in fondo ha la luce, la possibilità di riscattarsi dalle difficoltà della vita».