C’era anche un trentenne residente a Seveso tra gli alpini messi in salvo nel weekend, nella notte tra sabato e domenica, dal Soccorso Alpino e Speleologico Veneto sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. Il brianzolo era in una cordata con amici che intorno alle 19 di sabato ha contattato la centrale per chiedere informazioni dopo aver perso la via giusta.
«I 4 alpinisti avevano terminato la via sbagliando uscita e si erano ritrovati, anziché sull’ampia Cengia Grande a 2800 metri di quota, su un terrazzamento sottostante, dove alcune chiodature possono trarre in inganno. Era stato quindi loro detto di salire più sopra per ritrovare il percorso corretto», ricostruisce il Soccorso Alpino in una nota.
È intervenuto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha quindi imbarcato due soccorritori e li ha calati con un verricello di 15 metri sulla vetta della Grande. Da lì i tecnici hanno raggiunto i primi quattro scalatori, tra cui il sevesino di 32 anni, che come loro consigliato stavano aspettando al sicuro, attrezzando con corde un tratto innevato e scavando degli scalini per agevolare il passaggio a ritroso.
Sono stati poi raggiunti tutti gli altri: «I soccorritori e i sei alpinisti si sono spostati sulla normale e hanno iniziato la discesa dalla Grande arrivando alla Chiesetta alla base della parete alle 2».