La metrotranvia Milano-Desio-Seregno non è in discussione e sicuramente sarà realizzata. Perché c’è il progetto e i finanziamenti sono confermati. Questo è uno dei pochi aspetti certi dopo il passaggio di consegne tra il vecchio assessore Giovanni De Nicola e il suo successore Franco De Angelis.
Tutto il resto è da precisare: costi, tempi e modalità di esecuzione. Dopo l’incontro della passata settimana con i sindaci, è proprio l’assessore provinciale alle infrastrutture De Angelis a dire la sua, facendo il punto della situazione e rilanciando la sfida per dare il via al cantiere entro la fine dell’anno. Ancor prima dell’inizio del 2015 anno di Expo, quindi. In modo da arrivare a buon punto al fischio d’inizio della grande esposizione internazionale.
«Al momento attuale – spiega De Angelis – Cmc, l’impresa affidataria ha chiesto una revisione dei costi per alcuni milioni. Mi sono mostrato perplesso e adesso è tutto al vaglio del provveditorato». L’ente preposto alla verifica si è preso tutta l’estate per vagliare le istanze della Cmc, dopodiché a settembre sarà possibile una valutazione adeguata. A quel punto l’assessore tornerà ad incontrare i sindaci per fare il punto della situazione. In merito alla ripresa dell’attività, De Angelis tiene a precisare di avere raccomandato massima velocità agli uffici in modo da arrivare in autunno con una serie di risposte anche per le città interessate dai lavori, soprattutto in riferimento ad espropri e soluzione dei nodi viabilistici e urbanistici locali, che poi sono i punti che più interessano le amministrazioni locali e le cittadinanze.
Al di là del risultato finale. Ad esempio, non è stata ancora affrontata la richiesta di aprire due cantieri per essere in grado di lavorare in contemporanea, da Calderara a Seregno. De Angelis tiene a spiegare anche il ruolo di Milano in tutta questo lungo conto alla rovescia verso il via ai lavori: «Come è noto, il revamping, la ristrutturazione del materiale rotabile è in capo al Comune di Milano». Il costo previsto per rimettere su rotaia materiale riadattato, è pari a 22 milioni 757mila euro.