L’ospedale San Gerardo di Monza dopo la segnalazione di un lettore: «Martedì picco di accessi in pronto soccorso»

Il pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza martedì 19 aprile ha registrato "un picco di accessi" con anche 66 codici bianchi e 160 verdi. Lo fa sapere l'Asst in risposta al lettore che aveva scritto "in diretta" riferendo di un'attesa di ore.
Il pronto soccorso del San Gerardo
Il pronto soccorso del San Gerardo Fabrizio Radaelli

«Il 19 aprile il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza ha registrato un picco di accessi (290), che colloca la giornata nelle 7 in assoluto più affollate da febbraio 2020 (mediamente in questo periodo gli accessi sono pari a una media di 240 ingressi al giorno)».

Risponde così l’Asst Monza al lettore che martedì 19 aprile aveva scritto al Cittadino, in diretta dal pronto soccorso, segnalando “un’attesa di ore”. 

Pronto soccorso: gli accessi nel dettaglio

«L’area che ha gestito il maggiore afflusso di pazienti (61) è quella internistica, rispetto a una media/die nettamente inferiore (47). Nello specifico abbiamo registrato 66 codici bianchi (spesso accessi impropri, pazienti che avrebbero potuto rivolgersi al proprio Medico di medicina generale), 160 codici verdi (comprensivi anche degli azzurri, anziani e bambini), 58 codici gialli e 6 rossi», riferisce nel dettaglio l’Azienda.

Un picco di accessi che «ha inevitabilmente determinato una dilatazione del tempo medio d’attesa tra l’ingresso e la visita per l’utenza, che è aumentato addirittura del 40% rispetto alla media».

Il lettore aveva fatto riferimento anche a una presunta non adeguata separazione tra gli spazi d’attesa covid e anticovid e a una poca considerazione da parte del personale.

Pronto soccorso: sicurezza e personale

“Relativamente alla segregazione dei percorsi, gli spazi a disposizione non sono né modificabili né incrementabili al momento, in quanto i lavori di ampliamento del PS (già finanziati da Regione Lombardia con i fondi Covid), per separare ancora meglio le aree, sono in fase di avvio – conclude l’ospedale – Si fa presente comunque che i percorsi sono “sicuri” e senza rischi per i pazienti. In riferimento alla svogliatezza del personale di Pronto Soccorso, si sottolinea che medici e infermieri instancabilmente, senza dall’epoca pre-Covid ha garantito e garantisce l’assistenza alla popolazione di un vasto territorio. Siamo rammaricati da quanto vissuto e descritto dall’utente, nonostante l’impegno profuso, ma garantiamo che continueremo ad adoperarci affinché il nostro Pronto Soccorso seguiti ad offrire alla popolazione un servizio in linea alla nostra mission”.