Lissone: niente mercato a ottobre per la Festa del paese

Addio al mercato ambulante alla Festa di Lissone del prossimo ottobre. La decisione in una ordinanza di agosto per ragioni di sicurezza. Le minoranze politiche all’attacco.
Niente mercato a ottobre per la Festa di Lissone
Niente mercato a ottobre per la Festa di Lissone Elisabetta Pioltelli

Niente mercato ambulante su piazzale degli Umiliati il lunedì della Festa di Lissone 2017. È deciso. L’amministrazione comunale, in accordo con il comando di Polizia Locale, vara il piano sicurezza in occasione della patronale di ottobre. Un piano che nelle prossime settimane sarà dettagliato e ufficializzato con ulteriori prese d’atto. Quello che al momento è certo – in attesa dei provvedimenti globali che verranno discussi, vagliati e attuati da settembre e che riguarderanno diverse zone della città – riguarda lo stop del mercato ambulante su piazzale degli Umiliati il lunedì della Festa. Il piazzale ospiterà le giostre, ma non le bancarelle degli ambulanti. Una decisione che era nell’aria da almeno un anno. Presa per “ragioni di sicurezza” quest’anno e resa ufficiale con un’ordinanza del 2 agosto scorso.

La decisione sta già facendo discutere, anzitutto la politica locale.

Pochi giorni fa alcune forze di opposizione hanno formulato la mozione “mercato del lunedì della Sagra”, indirizzata all’attenzione del sindaco e del presidente del consiglio comunale. La stessa, sottoscritta dai capigruppo Daniele Fossati (Forza Italia), Pier Marco Fossati (Movimento 5 Stelle) e Roberto Perego (Lissone in Movimento) impegna il sindaco e la giunta a “studiare un piano logistico della disposizione delle bancarelle, che nel rispetto delle norme di sicurezza esistenti e anche considerando le vie limitrofe alternative, possa permettere lo svolgimento del mercato del lunedì anche in concomitanza con la Sagra del paese”, chiede che “questo piano sia sottoposto alle associazioni di categoria e agli operatori del mercato di piazzale degli Umiliati per ottenere la loro approvazione” e che “questo piano sia attuato possibilmente a partire dalla sagra 2017 o, in subordine, motivandone le ragioni, da quella del 2018, ma in ogni caso prevedere sin d’ora la volontà di ripristino del mercato del 2018 entro e non oltre dicembre 2017”.

Le opposizioni consiliari che hanno firmato la mozione rimarcano che “il mercato in occasione della Sagra è una delle tradizioni radicate nella cultura dei lissonesi” e che “le norme di sicurezza previste possono attuarsi con una diversa disposizione delle postazioni degli operatori del mercato, anche allargando l’area a disposizione degli stessi”.

Le minoranze, di fatto, chiedono all’amministrazione comunale di non eliminare le bancarelle degli ambulanti in occasione della Festa di Lissone, e di non sospendere – come invece stabilito dall’ordinanza emessa ad inizio agosto – il mercato del lunedì.

Comunicazione che il Comune avrebbe già inviato alle associazioni di categoria e gli operatori del mercato di piazzale degli Umiliati.

«Il mercato ambulante non si terrà il lunedì della Festa di Lissone su piazzale degli Umiliati, lo confermo. Stiamo vagliando soluzioni alternative che avranno con ogni probabilità una nuova esplicazione pratica: nel senso che non sarà un vero e proprio mercato per via di una serie di caratteristiche normative che devono essere rispettate, ma cercheremo di dare – seppur parzialmente – una risposta». A parlare così è il comandante della Polizia Locale di Lissone, Ferdinando Longobardo che, confermando la decisione di non ospitare il mercato ambulante il lunedì della Sagra 2017 su piazzale degli Umiliati, annuncia nuovi provvedimenti che saranno ufficializzati con l’autunno, dopo attento esame con tutti gli attori coinvolti. «Cercheremo di mettere d’accordo tutti – spiega -affinchè quel mercato diventi un’iniziativa diversa dove anzitutto si possa predeterminare il numero di presenze diverso, più limitato rispetto al passato, dove collocare i pedoni, e dove si possa garantire un’affluenza più in sicurezza».

Lo stop al mercato il lunedì della Festa è maturato essenzialmente per ragioni di sicurezza. «Le direttive legate all’ordine e sicurezza che anche la cronaca evidenzia ci fanno dire che è sempre più complicato governare un’area di quel tipo – spiega Longobardo – ci sono precise direttive della Prefettura da rispettare, accorgimenti da attuare e la gente credo si debba un po’ abituare ed adeguare a cambiamenti necessari per salvaguardare l’incolumità delle persone».