Lissone: la festa per don Renzo Mazzola, i 60 anni del prete-giornalista

Don Renzo Mazzola ha scelto di festeggiare il suo 60esimo anno di ordinazione sacerdotale con la comunità lissonese.
Lissone don Renzo Mazzola
Lissone don Renzo Mazzola

Don Renzo Mazzola ha scelto di festeggiare il suo 60esimo anno di ordinazione sacerdotale con la comunità lissonese. Nei giorni scorsi ha celebrato la Messa in Prepositurale. Arrivato a Lissone nel 1982 non si è più allontanato, ha visto passare quattro parroci, monsignor Luigi Allievi, don Pino Caimi, don Tiziano Vimercati e don Marco Lodovici. Ha sempre vissuto in casa canonica, al servizio della comunità. Laureato in Lettere, ha insegnato nelle scuole medie e all’istituto Meroni ed era responsabile dei corsi di preparazione al matrimonio.

Lissone: la festa per don Renzo Mazzola, per vent’anni coordinatore della redazione locale del Cittadino

Ha anche coordinato dal 1982 al 2003 la redazione lissonese del Cittadino, che nei primi anni si chiamava Meridiano Lissonese. In redazione, coordinava i tanti volontari del mondo delle associazioni che scrivevano gli articoli. Lui stesso scriveva le cronache della vita parrocchiale.
«Sono ormai 40 anni che vivo a Lissone – racconta – e ho sempre cercato di collaborare con tutti. Correggevo e scrivevo articoli e titoli soprattutto di notte e ogni settimana preparavo la “busta” per il corriere che veniva da Monza a ritirare gli articoli pronti da portare in redazione per essere impaginati. È stata una delle tante esperienze che ho vissuto a Lissone».
Ancora oggi custodisce con cura i faldoni con tutto l’archivio cartaceo dei numeri lissonesi del Cittadino. Per lui la redazione di un giornale non era una novità, a Valmadrera, dove era stato prima di arrivare in Brianza, ha fondato il notiziario mensile della città che ancora oggi è attivo.

Lissone: la festa per don Renzo Mazzola, sempre molto attivo nella comunità

A 85 anni è ancora molto presente nella vita della comunità, aiuta nelle celebrazioni al bisogno e ricorda con affetto quanti ha incontrato. «Ho cresciuto, sposato e battezzato generazioni di lissonesi, vedo come e quanto è cambiata la città – continua – quando faccio le benedizioni di Natale nelle case. Un tempo entravi nelle cascine, nei cortili, dove sopra c’era la casa e sotto la bottega, ora tutto questo non esiste più. Anche gli incontri con i fidanzati, in vista delle nozze sono cambiati, come quelli in preparazione al Battesimo». La comunità pastorale lo ha ringraziato per “l’esempio, per il bene che ha donato e continua a donare, per i consigli, per tutto quello che ha fatto e che farà, per l’impegno dedicato con amore alla guida spirituale della collettività, per essere stato sempre un esempio di vita cristiana».