Lissone e le cicatrici della guerra con “Città per la pace”

Un'opera firmata dall'artista del Koinè Biffi come protesta e memoria per la guerra Israele-Palestina.
L'iniziativa per la pace a Lissone
L’iniziativa per la pace a Lissone

Una cicatrice è memoria del male. Partendo da questo concetto l’artista di Lissone Enzo Biffi del Gruppo Koinè in collaborazione con il coordinamento Lissone città per la pace ha coinvolto la cittadinanza e, insieme la scorsa domenica hanno disegnato quasi 16mila cicatrici nel piazzale delle due scuole Dante e Croce dando vita all’opera “la memoria del male”.

Un lavoro corale, di cittadini che condividono la sofferenza intrinseca nella cicatrice che però ha bisogno di cura e, quest’opera può rappresentare l’inizio di questa cura. A chiudere questa giornata sono intervenute anche due giovani palestinesi che hanno portato una testimonianza seguiti da Giovanni Missaglia. «Non esiste pace senza diritti, senza giustizia. La mobilitazione, che stiamo portando avanti deve continuare – ha detto Concetta Monguzzi, per il coordinamento – perché siamo davanti ad una sfida morale e politica. Non accettiamo che il linguaggio della forza diventi più efficace di quello del diritto. Quello dell’economia più assordante di quello morale, non accettiamo la prepotenza, la disumanizzazione l’impunità. Per cui riteniamo essenziale continuare nel nostro percorso di approfondimento di conoscenza e di mobilitazione».

Lissone e le cicatrici della guerra: le adesioni

L'iniziativa per la pace a Lissone
L’iniziativa per la pace a Lissone

La grande partecipazione è una risposta importante, che mette in evidenza la voglia di pace che sempre più cittadini e realtà stanno esprimendo. Il coordinamento, che è stato costituito recentemente, vede al suo interno diverse associazioni del territorio come, Equigas Lissone, ResQ di Macherio, Anpi Lissone, circolo don Bernasconi, QDonna, Emergency, Amnesty international Lissone, Pace fatta di Vedano al Lambro, centro giovani Aps, giovani della comunità islamica di Lissone, e cittadini. In questi ultimi sabati alcuni di loro sono stati anche in piazza Libertà, con dei cartelli che ricordano le mobilitazioni in corso a Milano, proteste silenziose dove le parole sono protagoniste. L’idea di un coordinamento è nata proprio per condividere azioni e riflessioni sul tema della pace in città, per promuovere azioni di pace. Come hanno sottolineato “C’è bisogno di umanità” per questo continueranno con diversi interventi.