Omicidio mercoledì sera a Limbiate. Alessandro Magni, un uomo di 46 anni sofferente di problemi psichici, ha ucciso a coltellate la madre ottantaduenne, Rosanna Bezzi, e poi ha dato fuoco alla casa in cui vivevano, in via Piave 4. Il corpo della donna è stato trovato intorno alle 23,30 quando i vigili del fuoco sono giunti nell’appartamento per spegnere le fiamme. La donna aveva segni evidenti di profonde ferite di arma da taglio.
I primi ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava sono stati i vicini del piano di sotto, i quali, sentendo dei rumori strani e conoscendo la particolare situazione famigliare, pochi minuti prima delle 23 hanno avvisato la figlia della vittima residente a Mombello. Questa si è subito precipitata sul posto e, non appena ha aperto la porta, si è trovata davanti una nube di fumo così ha chiamato i soccorsi.
Immediatamente anche gli altri residenti sono stati messi al corrente dell’accaduto così quasi tutti per precauzione hanno lasciato la propria casa e sono scesi in strada. Nel frattempo sono giunte in viale Piave i carabinieri della compagnia di Desio guidati dal capitano Mansueto Cosentino, le ambulanze della Croce Rossa di Paderno Dugnano e Varedo e della Croce Bianca di Cesano, l’automedica e i vigili del fuoco con tre automezzi ed un’autoscala.
Domato l’incendio, è stata trovata l’anziana sdraiata in camera da letto in un lago di sangue. Dalla ricostruzione delle forze dell’ordine, il figlio, immobile all’interno dell’appartamento, dopo aver colpito la madre ha provato a mascherare l’omicidio dando fuoco alla cucina. Ai militari, il quarantaseienne ha ammesso l’omicidio.
Mentre i pompieri hanno fatto tutte le verifiche del caso sull’appartamento, il personale medico ha trasportato l’anziana fino al pianerottolo del terzo piano e qui ha provato a rianimarla fino alle 0,30 ma il suo cuore ha smesso di battere. Solo più tardi è stato consentito ai residenti di fare rientro nelle proprie case.