A Limbiate si è tornati a parlare di amianto nello scorso consiglio comunale del 15 luglio. Il consigliere d’opposizione Giancarlo Brunato, di Limbiate Solidale, ha riportato il tema sul tavolo, con la sua interrogazione in cui ha esposto anche diversi dati. Limbiate, infatti, resta il primo comune della provincia e il quarantaduesimo in Italia per incidenza del mesotelioma pleurico, un tumore che trae origine dalla pleura (e la peggiore conseguenza dovuta all’esposizione continua all’amianto).
Amianto a Limbiate, mancano dati degli anni recenti
Mancano cifre che si riferiscano alle annate recenti, e anche i numeri assoluti, che potrebbero far capire meglio se negli anni c’è stata una diminuzione, comunque la situazione resta grave. Molti cittadini, anche se non lavorano in aziende dove è presente il metallo tossico, inalano ancora le fibre di amianto perché questo materiale è ancora largamente presente sul territorio comunale, sparso in 480 siti privati. Nel 2015 erano state censite 500 coperture in amianto con centinaia di migliaia di metri quadrati di materiale.
Amianto a Limbiate, il sindaco: “Possibile chiedere la rimozione”
«Se pensiamo però che nel 2021 questa superficie si è ridotta di soli 9mila metri quadrati, significa che c’è ancora tanto lavoro da fare» ha detto Brunato. Il sindaco Antonio Romeo condivide con il consigliere d’opposizione l’attenzione a questo tema «certamente è un problema da non sottovalutare. Bisogna ricordare che il protocollo di intesa con le associazioni professionali e gli istituti bancari siglato nel 2015 è ancora attivo e rimarrà tale. In comune si possono trovare tutti i documenti necessari per richiedere la rimozione non solo dell’amianto ma anche di altri materiali dannosi».
Amianto a Limbiate, con il bando Inail rimborso sulla rimozione
Certo, la segnalazione la devono fare i privati ricorda Romeo «ci possiamo attivare per sensibilizzare maggiormente gli amministratori di condominio o i cittadini che possiedono terreni e aree industriali e spiegare loro la procedura». Solo il bando Inail può rimborsare fino a 130mila euro i lavori di rimozione a carico dei privati, oltre ad un altro bando di regione non ancora rinnovato per il 2022. Il protocollo di intesa siglato a Limbiate era incluso nel progetto “Amianto free” e ha coinvolto oltre al Comune, le associazioni di artigiani, di imprenditori edili e di professionisti edili, Afol, Banca Popolare di Milano e Banca di Credito Cooperativo Barlassina: le associazioni di categoria si impegnano per smaltire a costi minori consigli ai cittadini e gli istituti di credito con un piano bancario garantiscono prestiti agevolati.