Licenziati dopo la malattia, Cisl di Monza Brianza Lecco: “Casi in aumento”

Oltre mille le vertenze di lavoro aperte alla Cisl Monza Brianza Lecco nel 2024, soprattutto da italiani. Notevole il ricorso alla conciliazione
Mirco Scaccabarozzi
Mirco Scaccabarozzi Annamaria Colombo

Sono state 1016 le vertenze aperte dalla Cisl Monza Brianza Lecco lo scorso anno, quasi il doppio rispetto a quelle registrate nel 2020, quando se ne contarono 605. Un incremento significativo, soprattutto nel settore dei servizi, nelle aziende metalmeccaniche, nel tessile – chimico, nell’edilizia e trasporti. È quanto emerge dal report annuale presentato dalla Cisl durante un incontro che si è svolto nella sede di via Dante, alla presenza del segretario generale, Mirco Scaccabarozzi e del responsabile dell’ufficio vertenze, Antonio Mastroberti.

Nel corso del 2024 l’ufficio vertenze della Cisl ha recuperato per i lavoratori assistiti oltre 6 milioni e mezzo di euro (4.358.854 euro in provincia di Monza e Brianza, 2.179.427 euro in provincia di Lecco). Poco meno della metà sono recuperi dovuti a vertenze.

Mille vertenze di lavoro alla Cisl MB Lecco: recuperati oltre 3 milioni

«L’assistenza ai lavoratori rientra nel core business del nostro impegno – ha sottolineato Scaccabarozzi -. Aiutiamo ogni categoria lavorativa a seguire il proprio percorso di vertenza cercando di arrivare a una conciliazione prima di giungere al giudice del lavoro».
Dai dati emerge un aumento delle malattie professionali (+30% in un anno), «anche se scontiamo una legislazione che contempla prevalentemente patologie di natura fisica e molto meno quelle di natura psichica – ha spiegato Mastroberti, da quindici anni all’ufficio vertenze della Cisl -. A fronte di un aumento significativo di questi casi si rende necessario intervenire per rendere i luoghi di lavoro più rispettosi del benessere dei lavoratori».

Licenziamento dopo la malattia: “Perché c’è una gestione del personale ancora padronale”

In aumento anche casi di lavoratori licenziati dopo un lungo periodo di malattia. «Questo succede perché in gran parte delle aziende del nostro territorio la gestione del personale è ancora di tipo padronale», aggiunge Scaccabarozzi. E allora si fanno frequenti i casi come quello di un lavoratore convocato nell’ufficio del titolare al rientro dalla malattia, al quale è stata letta e consegnata la lettera di licenziamento alla presenza di testimoni. «Il lavoratore non l’ha ritirata ma gli è stata recapitata per raccomandata», ha confermato Mastroberti.

Vertenze alla Cisl Mb Lecco soprattutto da lavoratori italiani

A ricorrere alla vertenza sono soprattutto i lavoratori (quasi 55%) contro il 45% delle lavoratrici. «Solo il 20% dei nostri assistiti è extracomunitario, questo perché molto spesso sono persone che faticano a comprendere la lingua italiana e non conoscono le norme vigenti», aggiunge Scaccabarozzi.
La conciliazione resta la via prediletta. Nel 2024 sono state sottoscritte 587 conciliazioni, prevalentemente seguite da una risoluzione del rapporto di lavoro.
«I lavoratori evitano il contenzioso per i lunghi tempi di attesa, oltre un anno al Tribunale di Monza per un ricorso, e per i costi elevati. Si predilige un accordo extragiudiziale», conclude il segretario generale.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.