Se non è un momento storico, poco ci manca. Nella sede dell’Inps di via Gonzaga, a Milano, è stato rogitato lunedì mattina il trasferimento della proprietà dell’edificio dell’ex clinica Santa Maria dallo stesso ente previdenziale al Comune di Seregno. Si è così conclusa una parabola iniziata nell’ormai lontano 1969, quando la clinica, primo istituto sanitario ad operare sul territorio seregnese tra gli anni cinquanta e sessanta, fu chiusa definitivamente e la sua sede di via Settembrini andò incontro ad un ammaloramento progressivo, che l’ha ridotta al rudere attuale.
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La novità segue l’annuncio dell’accordo tra le parti, ufficializzato alla fine del mese di novembre dal sindaco Alberto Rossi, che aveva parlato di «passaggio fondamentale per la città, quasi imprevisto. È una delle sfide più grandi che ci attende, per il recupero delle aree dismesse».

Lo stesso primo cittadino ha presenziato al rogito, insieme al dirigente del settore comunale del servizio Patrimonio Franco Greco. Il valore della transazione è di 332mila euro, Iva esclusa, mentre per l’abbattimento dello stabile, che sarà calendarizzato nei prossimi mesi, nel piano triennale dei lavori pubblici è stata prevista una spesa di 350mila euro. L’area sarà quindi destinata ad una nuova funzione, ancora da definire.
«Tra le valutazioni – aveva spiegato il sindaco, comunicando l’intesa con l’Inps, che deteneva il comparto dal 1992 – c’è quella di un’attività legata al mondo dell’istruzione, che possa costituire un polo con le altre realtà che ci sono intorno. Ma non escludiamo a priori altre progettualità».
In consiglio comunale, le forze di centrodestra, che compongono il fronte delle minoranze, hanno già chiesto di essere coinvolte nell’iter per dare un nuovo volto al perimetro, con Tiziano Mariani, capogruppo di Noi per Seregno, che ha auspicato che l’area non diventi un fardello per le amministrazioni future.