Difficoltà crescenti a pagare bollette e affitti, ma anche a fare fronte alle spese quotidiane: povertà economica in crescita, soprattutto tra gli anziani ma anche tra lavoratori con posto fisso, “intrappolati” dal credito al consumo, a Monza Brianza e nel Lecchese. E’ quanto emerso dalla assemblea congressuale di Adiconsum Monza Brianza Lecco, l’associazione per la tutela dei consumatori promossa dalla Cisl, attiva sul territorio con sei sportelli nelle sedi di Monza, Lecco, Barzanò, Carate Brianza, Seregno e Vimercate, che si è svolta mercoledì 9 aprile a Cascina Bressanella di Besana in Brianza.
Monza e Brianza, sempre più persone si rivolgono agli sportelli Adiconsum
A lanciare l’allarme è stato il presidente Adiconsum Monza Brianza Lecco, Danilo Taino. Ha parlato proprio del costante aumento di persone – soprattutto anziani – che si rivolgono agli sportelli Adiconsum in cerca di aiuto per gravi difficoltà economiche, che vivono situazioni di forte disagio. “Ci troviamo di fronte a due sfide cruciali – ha sottolineato -. Da un lato, la necessità di formare i nostri operatori affinché siano in grado di affrontare situazioni di disagio sociale che vanno oltre il ruolo tradizionale di mediatori con i fornitori di servizi. Dall’altro, la carenza di risposte sistemiche e strutturate da parte del nostro Paese, che fatica a intercettare e affrontare in modo adeguato questi problemi.”
Monza e Brianza, i lavoratori e l’illusione di una disponibilità economica effimera
A essere colpiti dal disagio, come evidenziato dal presidente di Adiconsum Lombardia, Christian Gambarelli, sono anche i lavoratori “la cui busta paga
è già gravata da cessioni del quinto, con punte che arrivano al 30% in aziende a basso livello di scolarizzazione”. “Le famiglie – ha spiegato Gambarelli – fanno sempre più fatica a sostenere gli impegni economici assunti nel tempo: mutui, affitti, bollette, spese alimentari, auto, rate di finanziamenti, e soprattutto il credito al consumo, che è particolarmente insidioso”. “Dà l’illusione di una disponibilità economica che finisce per generare un accumulo di debiti, con conseguente sovraindebitamento – spiega Gambarelli – Si tratta di una condizione patologica molto diffusa ma spesso invisibile, a causa della vergogna che le persone provano”.
Monza e Brianza, l’aiuto di Adiconsum per affrontare il sovraindeditamento non colpevole
In caso di “sovraindebitamento non colpevole”, spiega Adiconsum, “esistono strumenti concreti per affrontarlo e, talvolta, risolverlo. Adiconsum è ormai un interlocutore qualificato nel valutare le singole situazioni e costruire percorsi di uscita.”
Il segretario generale della CISL, Mirco Scaccabarozzi ha invece sottolineato il ruolo essenziale rivestito dal sindacato nell’intercettare il disagio sociale: “Dagli interventi dei delegati e dalla relazione emergono elementi di una sofferenza plurima percepita nelle persone che si rivolgono al servizio, problematiche che spaziano dall’aspetto abitativo alle necessità primarie. Il sindacato – ha aggiunto – con la sua capillarità sul territorio, la formazione continua dei propri operatori e la disponibilità di servizi diversi – dal Patronato, al CAF, al sindacato inquilini, alla tutela dei lavoratori, dei consumatori, degli immigrati – è l’interlocutore perfetto per queste persone. Senza avere la pretesa di trovare una soluzione a tutto, ci impegniamo ad affiancare alla risposta tecnica una dimensione relazionale che prende in carico la persona a 360°”.