«Il valore tangibile del 2 Giugno sta nella sua essenza di festa collettiva celebrata per unire la Società italiana alle proprie istituzioni pubbliche». Con queste parole l’assessore all’Istruzione, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala ha sintetizzato la celebrazione della Repubblica che quest’anno a Monza ha avuto come scenario il cortile della Villa Reale. Insieme a Sala sono intervenuti il sindaco di Monza, Dario Allevi, il prefetto Patrizia Palmisani, il vice prefetto vicario Beaumont Bortone, il consigliere Nicolas Monguzzi in rappresentanza della Provincia e decine di autorità militari con l’Associazione musicale Santa Cecilia di Besana Brianza.
Il 2 Giugno a Monza, le parole del prefetto Palmisani
«La Libertà – ha sottolineato il prefetto Palmisani nel suo intervento – rappresenta l’eredità lasciataci dai tanti Italiani che scegliendo di opporsi al Regime Nazi Fascista e poi di adoperarsi per la ricostruzione dopo i disastri della guerra, attraverso il proprio impegno e il proprio sacrificio hanno regalato alle generazioni future un Paese diverso e migliore. Fondato su istituzioni democratiche, ispirate su un sistema di valori condiviso cui sono cardine i principi di uguaglianza e solidarietà reciproca. E’ sempre importante ricordare l’abbattimento del Regime in favore della democrazia, della Monarchia e la scelta della Repubblica. Ritengo che sia particolarmente importante farlo in occasione di ricorrenze come questa e in un luogo come questo, costruito in un altro tempo ma che oggi è divenuto “res publica”».
Il 2 Giugno a Monza, il consigliere provinciale Monguzzi
Importante quindi il riferimento dell’autorità prefettizia ai valori repubblicani in un contesto come quello della Villa Reale che all’origine nasce come simbolo della Monarchia, ma che come tante cose e tanti luoghi assume un valore differente e al passo con i tempi che si stanno vivendo. Poi la parola è passata anche al consigliere provinciale più giovane, Monguzzi che è intervenuto in vece del presidente Santambrogio impegnato altrove.
«Più ci guardiamo attorno – ha sottolineato con una vena di ottimismo Monguzzi – più è tangibile il bisogno collettivo di provare di nuovo gioia. Significa guardare al presente senza farci schiacciare, per potere fare un tuffo nel futuro». Sala è tornato a sottolineare come per la location del 2 Giugno monzese si sia scelto «un luogo voluto e inizialmente vissuto da pochi, oggi di proprietà e vissuta da tanti grazie all’impegno e all’investimento delle istituzioni».
Il sindaco Allevi: “Impegnati per ri-cotruire nuovi modelli di vita”
Infine il sindaco Allevi, ancora con i postumi nella voce dell’epica cavalcata del Monza Calcio verso la Serie A, ha evidenziato di stare compiendo uno «sforzo straordinario per costruire – o meglio – ri costruire nuovi modelli e stili di vita che ci consentano di uscire dalla profonda crisi della pandemia e ora dalle conseguenze economiche ed energetiche della guerra».