Il cantiere di Pedemontana a Lazzate stava procedendo senza intoppi di alcun genere, a grande velocità nel pieno rispetto dei tempi previsti per la consegna di maggio 2015. Stava. Al passato. Perché settimana scorsa, durante gli scavi per il tracciato principale all’interno del bosco Battù, gli operai al comando delle ruspe hanno ritrovato un ingente quantitativo di rifiuti.
Una discarica di 100 metri di lunghezza per 50 di larghezza, che da circa 50 centimetri dalle linea di coltura arriva sino a qualche metro di profondità. Naturalmente sono stati effettuati dei campionamenti di terreno per le analisi di rito. Per i risultati saranno necessarie almeno un paio di settimane, ma a prima vista sembrerebbe trattarsi di una discarica di rifiuti solidi urbani e materiali inerti, risalente agli anni ’70. Il comune di Lazzate, immediatamente avvisato da Strabag, l’azienda che si sta occupando della realizzazione del tracciato principale della nuova autostrada, ha già provveduto ad un sopralluogo. Secondo i primi rilievi, la discarica non dovrebbe aver contaminato la falda acquifera che in quel punto soggiace a circa 50 metri di profondità.