Nei giorni in cui si ricorda il primo anniversario della morte di Luca Attanasio, ucciso il 22 febbraio 2021, emergono informazioni dalle indagini chiuse nelle scorse settimane dalla Procura di Roma nei confronti di Rocco Leone, vicedirettore del Pam, il programma alimentare dell’Onu, e del suo collaboratore Mansour Rwagaza.
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Secondo quanto riporta l’Ansa che ha diffuso stralci dell’inchiesta, nei loro confronti l’accusa è di omicidio colposo per non avere rispettato i protocolli di sicurezza nella preparazione della missione di Attanasio. Il prossimo passo dovrebbe essere il rinvio a giudizio.
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Cinquantamila dollari sarebbero stati la somma da pagare per ottenere il “lasciapassare” dal parco del Virunga, a Goma, ma nessuno del convoglio Onu avrebbe avuto con sé denaro o valori sufficienti. Da qui il tentativo di rapimento finito con l’uccisione del diplomatico italiano, originario di Limbiate, del carabiniere Iacovacci, dell’autista.
L’Ansa riporta anche un passo del libro in cui parla la moglie di Attanasio, Zakia Seddiki: “Quel giorno dovevo essere insieme a Luca. Era una mattina normalissima, come tutte le altre, avevo preparato le bimbe e le stavo accompagnando a scuola in macchina. Luca era un sognatore che guardava il mondo come un bel giardino, sempre con grandi motivazioni, molto serio e preciso al lavoro: nonostante il viso d’angelo, si arrabbiava molto se le cose non erano fatte con correttezza e onestà”.