La Lega: «Bus tagliati e strade colabrodo Il Pd in Provincia pensa solo ai profughi»

C’è la polemica accesa tra il leader del Carroccio Matteo Salvini e il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino e quella (per il momento a senso unico) tra il consigliere provinciale Andrea Monti e il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti.
Tre profughi ospitati a Limbiate
Tre profughi ospitati a Limbiate

Sull’immigrazione c’è la polemica accesa tra il leader del Carroccio Matteo Salvini e il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, e quella (per il momento a senso unico) tra il consigliere provinciale Andrea Monti e il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti.

«Appare evidente che l’unica attività e interesse del presidente della provincia Ponti e della sua maggioranza, sia quello di gestire gli immigrati clandestini che arrivano a frotte sulle coste italiane. I bus? Possono essere tagliati. Le strade? Possono rimanere ammalorate. Ma agli immigrati non possiamo dire no, d’altra parte mica sono cittadini della provincia loro! A questo punto non si può che preannunciare un autunno caldo, in cui qualcuno forse rimpiangerà le accese discussioni in consiglio provinciale. Come dire? Chi comprime e annulla gli spazi democratici, si aspetti la piazza» dice il consigliere, che è anche assessore a Lazzate e si definisce: «Padano, rallysta e leghista».

«Apre centri di smistamento profughi a rotta di collo, come non ci fosse un domani, uno dietro l’altro. E lo fa sottraendo alla disponibilità dei cittadini brianzoli pezzi importanti di patrimonio della loro provincia – conclude – Prima ha iniziato con una palazzina di uffici provinciali nuovissimi, bellissimi e che potevano benissimo essere destinati a miglior uso, a Mombello di Limbiate. Poi ha proseguito con la casa cantoniera di Agrate Brianza, riempiendola all’inverosimile di immigrati, ben oltre i numeri annunciati. (…) Nell’ultima settimana Ponti si è superato. Ha prima fatto chiudere la casa cantoniera di Carate Brianza, attiva fino a pochi giorni fa, e utile proprio a gestire quel reticolo stradale che si è invece abbandonato; svuotata la casa cantoniera ecco che si inaugura prontamente al suo posto, il terzo centro immigrati negli stabili della Provincia, che poi è il quarto presente sul territorio, contando anche quello di via Spallanzani a Monza».