Nome in codice “Monza 500”: questo il nickname usato nella “Situation Room” della Questura di Roma, nei giorni del G20 per identificare l’uomo più potente del mondo, il presidente americano Joe Biden, Una squadra speciale lo segue passo passo nei suoi spostamenti da Villa Taverna, sede della ambasciata Usa scelta per il soggiorno romano. Dall’incontro con Papa Francesco, al pranzo al Quirinale fino al bilaterale a Palazzo Chigi con il Premier italiano Mario Draghi, Biden “Monza 500” – che ha 97 mezzi di scorta – è seguito come un’ombra anche da un drone militare. Nella capitale, per i 20 Grandi della Terra l’apparato di sicurezza messo in piedi dal Viminale vede dispiegati 8.000 uomini e donne in divisa, comprese le scorte personali.
Nella sala della Questura ci sono 17 monitor con una ventina di poliziotti che si alternano a tenerli d’occhio. Uno è collegato con la telecamera dell’elicottero, un altro è un canale all news, un terzo ha le immagini inviate dal drone. Accanto alla Situation Room ci sono le postazioni dei reparti speciali e i militari addetti a “pilotare” il drone militare.