Tre cittadini stranieri, un 28enne georgiano e due marocchini di 39 anni e 29 anni, irregolari sul territorio nazionale e già noti alla giustizia, su disposizione del Questore Marco Odorisio sono stati accompagnati al confine nazionale per il rimpatrio e al Centro permanenza rimpatri di Milano. Giovedì 9 marzo il 28enne georgiano è stato accompagnato dagli agenti all’aeroporto di Milano Malpensa, per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale dopo un arresto, a dicembre, per un tentativo di rapina ai danni di un antiquario di Milano: l’espulsione dal territorio dello Stato è una misura alternativa alla detenzione.
Il Questore dispone l’accompagnamento al Centro permanenza rimpatri per un 39enne
Sabato 11 è stata la volta del cittadino marocchino di 39 anni, irregolarmente presente in Italia dal 2004,
già noto per reati di natura predatoria e contro la persona sia in materia di stupefacenti. Tra l’altro, nel 2005, era stato arrestato per aver spacciato stupefacenti all’interno del Parco di Monza mentre nel 2011 era stato querelato da un connazionale per lesioni aggravate che gli avrebbe procurato con un coltello e un sasso durante una lite presso un chiosco di bibite a Brugherio, reato per il quale veniva condannato a 11 mesi di reclusione. Nel 2021, finito in carcere dopo essersi allontanato arbitrariamente dalla comunità alla quale era stato affidato è stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Monza sabato 11 marzo e quindi accompagnato al CPR di Milano per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Monza: un 29enne imbarcato su un volo per il Marocco
Nella giornata di lunedì 13 marzo, infine, un altro cittadino marocchino 29enne è stato definitivamente rimpatriato nel paese di origine, mediante l’accompagnamento alla frontiera da parte degli Agenti della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza. L’uomo, giunto in Italia clandestinamente nel 2014, era stato arrestato da personale della Questura nel 2020 per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. Era tra l’altro stato già colpito da diversi ordini di lasciare il territorio nazionale sia a Milano sia a Verona, ma non vi aveva mai ottemperato, fornendo generalità diverse. Identificato dal Consolato marocchino e sottoposto a udienza di convalida innanzi al Giudice di Pace di Monza che ne autorizzava l’accompagnamento in frontiera, è stato accompagnato all’aeroporto di Malpensa, ove è stato imbarcato su un volo della Royal Air Maroc per Casablanca, con il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.