“Insieme per Monza”: «La trasformazione di Tpm non si può fare»

Marco Monguzzi, capogruppo di “Insieme per Monza – Monza Futura”, contro la trasformazione di Tpm in Monza Mobilità srl. «È la legge che ce lo impedisce. La delibera consigliare potrà essere annullata con un semplice ricorso di un solo creditore», dice.
“Insieme per Monza”: «La trasformazione di Tpm non si può fare»

Quella trasformazione non s’ha da fare. Così, parafrasando i Promessi Sposi, il consigliere comunale Marco Monguzzi, capogruppo di “Insieme per Monza – Monza Futura”, ha promesso scintille in consiglio comunale. La diatriba all’ordine del giorno è la trasformazione di Tpm da Spa in Srl Monza Mobilità con un ridimensionamento del capitale che passerebbe da 317mila euro a 10mila. Dietro questa azione il consigliere aveva già alzato la voce settimana scorsa in aula con una discussione animata con la presidente Donatella Paciello.
Ma, codice civile alla mano, Monguzzi avverte i colleghi d’aula della non correttezza dell’operazione. «È la legge che ce lo impedisce – commenta – Infatti gli articoli 2445 e 2345 comma 3 del codice civile in questa materia confermano che una società non può essere chiusa per riaprirne un’altra se prima tutti i contenziosi legali non sono stati sistemati. E comunque ogni richiesta di risarcimento da parte del creditore può essere presentata entro 90 giorni dell’istituzione della nuova società, facendola perciò decadere». Tpm nel bilancio 2013 aveva chiuso con un segno negativo di quasi 115mila euro. E Monguzzi ha già individuato il primo creditore .

«È il Rup (Responsabile unico del procedimento, ndr) al quale è stato richiesto il progetto per la realizzazione del parcheggio davanti all’ospedale San Gerardo, per altro mai andato in porto – precisa – Un progetto che alle tasche dei monzesi è costato circa 500mila euro e che vede adesso la parte in causa aver chiesto a Tpm un danno di 420mila euro per indennità non corrisposte, danni materiali e morali. Per il quale è ancora in corso una causa, la cui udienza è prevista a giugno e la sentenza entro la fine dell’anno».
Monguzzi affila le armi. «La delibera consigliare è illegittima – conclude – Potrà essere annullata con un semplice ricorso di un solo creditore. Che per altro è già presente e che è già passato alle vie legale».

Monguzzi inoltre pone alcuni dubbi anche sul numero e sugli impieghi dei dipendenti di Tpm che, come confermato in aula, non perderanno il lavoto. «Come è possibile che una società che gestisce parcheggi abbia solo 5 ausiliari della sosta, ben 8 dipendenti amministrativi e un direttore con scadenza del contratto alla fine di questo mese?», conclude.

L’assessore alla partita Paolo Confalonieri commenta: «Credo pienamente nell’operazione del mantenimento di Tpm. L’aspetto tecnico è stato seguito dagli uffici preposti».