A Seregno, in piazza della Concordia, davanti alla basilica San Giuseppe, domenica 26 febbraio si è svolta una manifestazione “Insieme per la pace”. Una preghiera, una riflessione, un momento di silenzio dopo un anno di guerra in Ucraina.
“Insieme per la pace” a Seregno: monsignor Molinari
A presiedere l’iniziativa il prevosto monsignor Bruno Molinari, il sindaco Alberto Rossi e Oksana Kolotynska, responsabile dell’associazione “Ucraina libera”. Un folto pubblico tra cui molti ucraini hanno preso parte all’iniziativa, pur sotto la pioggia che in quel frangente cadeva copiosa. Monsignor Molinari ha esordito così: “Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno se si coltivano nel proprio animo collera o l’odio. Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza pace perché la grandezza dell’uomo risiede nella sua pace”.
Citando papa Paolo VI ha aggiunto che “la pace non è sogno ideale, non è un’utopia attraente, ma infeconda e irraggiungibile, è e dev’essere una realtà, una realtà mobile e da generare ad ogni stagione della civiltà, come il pane di cui ci nutriamo, frutto della terra e della divina Provvidenza, ma opera dell’uomo lavoratore”.
“Insieme per la pace” a Seregno: il sindaco Rossi
“Un anno fa – ha esordito il sindaco Alberto Rossi – non pensavamo di doverci ritrovare ancora con la guerra in corso. Un anno fa Seregno ha accolto a braccia aperte tutti gli ucraini che avevano lasciato la loro terra dopo l’invasione dei russi e la città attraverso la sua rete di volontari si era adoperata per accoglierli, mostrando quel volto solidale di cui i seregnesi sono capaci. In molti hanno aperte le loro case e si sono messi a disposizione. Anche la scuola si era subito interessata per dare la possibilità ai tanti ragazzi di continuare l’attività di studio. E giusto un anno fa quando su questa piazza ci eravamo riuniti per far conoscere quello che stava accadendo e solidarizzare con la comunità ucraina già presente, una giovane mamma e fresca sposa da poco arrivata aveva appreso della morte di suo marito. Così come un ragazzo di 15 anni aveva ricevuto la telefonata che suo padre era morto al fronte. Momenti toccanti che hanno profondamente commosso tutti”. E ancora: “Molte persone che erano arrivate a Seregno col trascorrere dei mesi erano poi volute rientrare in Ucraina e non hanno trovato più nulla di quello che avevano lasciato. Per la pace bisogna lavorare tutti i giorni. Mi auguro che la pace si possa costruire e che noi che siamo qui possiamo poterla salutare al più presto”.
“Insieme per la pace” a Seregno: Okasana Kolotynska
Okasana Kolotynska ha ringraziato l’amministrazione comunale per i concreti aiuti offerti al suo popolo con alimenti, vestiti, coperte e così pure anche tutta la comunità ecclesiastica locale. Sono seguiti alcuni messaggi pronunciati dai ragazzi ucraini e un canto ucraino. Prima di chiudere monsignor Molinari ha invitato tutti ad invocare la pace con le frasi che erano state preparate e inserite in un foglio distribuito a tutti i presenti.