Infrastrutture, Di Pietro escluso «Non ha i requisiti per guidarla»

«Non ha i requisiti necessari»: Antonio Di Pietro non può guidare Infrastrutture Lombarde, il braccio operativo della Regione Lombardia per le grandi opere (tra le quali quelle dell’Expo 2015) al centro di una inchiesta giudiziaria per presunti appalti truccati che investe anche il progetto di ampliamento dell’ospedale di Monza.
Di Pietro con l’ex sindaco di Monza Michele Faglia e Formigoni alla firma per il tunnel di viale Lombardia
Di Pietro con l’ex sindaco di Monza Michele Faglia e Formigoni alla firma per il tunnel di viale Lombardia Archivio

«Non ha i requisiti necessari»: Antonio Di Pietro non può guidare Infrastrutture Lombarde, il braccio operativo della Regione Lombardia per le grandi opere (tra le quali quelle dell’Expo 2015) al centro di una inchiesta giudiziaria per presunti appalti truccati che investe anche il progetto di ampliamento dell’ospedale San Gerardo di Monza. L’ex pm di “mani pulite” e già ministro dei lavori pubblici – che ha tra l’altro sbloccato definitivamente l’iter per il tunnel di viale Lombardia – è stato ritenuto «non idoneo» alla direzione generale di Infrastrutture Lombarde, posto attualmente vacante dopo l’arresto del dimissionario Antonio Rognoni (ora agli arresti domiciliari), accusato di truffa e turbativa d’asta. In corso una gara (bando pubblico scaduto il 10 aprile) per la sostituzione, nell’elenco dei 98 candidati iniziali, scesi a 24, anche Di Pietro, bocciato perchè non ha ricoperto «per almeno dieci anni un incarico di dirigente apicale in un’azienda privata o pubblica». Di Pietro pur convinto di avere invece le carte in regola in quanto ex ministro ai Lavori pubblici, ha fatto gli auguri alla persona che sarà scelta, augurandosi che sia «competente e con le mani pulite». La giunta regionale, dopo il via libera politico dei partiti di maggioranza, indicherà il prescelto nei prossimi giorni , poi nominato dall’assemblea della società convocata per venerdì 9 maggio.