In 3mila a Seregno per la Via Crucis presieduta da monsignor Mario Delpini

L'appuntamento ha avuto come protagonisti i giovani, chiamati a portare per le strade la croce, assemblata da un residente a Cesano Maderno
Monsignor Mario Delpini, ritratto nel momento in cui la Via Crucis ha lasciato la piazza Concordia

Circa 3mila persone, secondo una stima ufficiosa del corpo della polizia locale, hanno partecipato venerdì 10 marzo a Seregno alla Via Crucis per la zona pastorale quinta dell’arcidiocesi di Milano, presieduta come è consuetudine in quaresima da monsignor Mario Delpini, arcivescovo, che ha condotto per mano i fedeli in un itinerario dalla basilica San Giuseppe, chiesa madre locale, al santuario di Santa Valeria.

Via Crucis: i giovani protagonisti per le strade

I giovani impegnati nel portare la croce

Il filo conduttore dell’appuntamento è stato “Portate nel mondo la Croce di Cristo”. A rispondere a questo appello sono stati in modo particolare i giovani, che parteciperanno in estate alla giornata mondiale della gioventù a Lisbona, che si sono alternati per portare la croce, assemblata da un residente a Cesano Maderno, in memoria delle esperienze che ha vissuto in passato nelle giornate mondiali della gioventù, con legni tra loro diversi, a simboleggiare l’unione delle persone provenienti dai diversi continenti, chiamate a vivere insieme l’amore di Cristo.

Via Crucis: un cammino dalla basilica a Santa Valeria

Monsignor Mario Delpini nel santuario di Santa Valeria, nel momento dell’adorazione alla croce

Il cammino, dopo l’intervento di apertura in piazza Concordia dello stesso Delpini e quello di un trentatreenne con casa a Villasanta, che ha delineato l’importanza nello sviluppo della sua esperienza di vita dei momenti assaporati nella giornata mondiale della gioventù, ha conosciuto le soste in piazza Caprera, via Cairoli e piazzale Madonnina, prima dell’arrivo al santuario di Santa Valeria. Qui Delpini ha sottolineato che «Gesù non disprezza la compassione ed i buoni sentimenti, ma invita ad andare più in profondità, a prendere sul serio la sua via della croce». L’arcivescovo ha quindi approfondito: «La Via Crucis non è la via della morte, ma è la via della vita, dell’amore fedele, per cui vale la pena vivere ed anche morire. La vita non si deve ridurre ad un legno secco, come fa chi la considera una destinazione alla morte. Il legno secco è l’abitudine al lamento ed alla rabbia, alle parole aspre, che feriscono. Gesù è il legno verde, che si innesta nel mondo decrepito, per seminare una nuova fioritura. Apprezzate la vita, come l’apprezza chi ve l’ha donata».

Via Crucis: il saluto di monsignor Bruno Molinari

Il saluto di monsignor Mario Delpini ad Alberto Rossi e Fabrizio Pagani, sindaci di Seregno e Nova Milanese, che hanno partecipato alla Via Crucis

Prima del rompete le righe, monsignor Bruno Molinari, prevosto di Seregno, in veste di padrone di casa, ha ringraziato «i sacerdoti, i religiosi e le religiose, presenti già per la meditazione, i giovani, che sono il segno del Vangelo che fruttifica, chi ha organizzato e voi che siete i rappresentanti delle 153 parrocchie della zona pastorale. La Madonna di Santa Valeria ci accompagni nel nostro cammino, che continua».