Ha aperto nei primi giorni di dicembre il servizio infermieristico attivato anche a Vedano al Lambro a Casa Francesco nell’ambito del progetto “Le comunità della salute” con sette medici volontari che visiteranno gratuitamente i pazienti in difficoltà economica e nei prossimi mesi con le “sentinelle della salute”. Tutti ruoteranno attorno al poliambulatorio diretto da Filippo Viganò, inaugurato all’inizio del mese, e promosso dai comuni di Vedano al Lambro, Albiate, Macherio, Sovico, Triuggio, dall’Ats, dalle parrocchie e da parecchie associazioni di volontariato tra cui gli Amici dell’Unitalsi, l’Auser, Diritti Insieme e Segui l’onda.
Tutti i cittadini, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 11, possono rivolgersi all’ambulatorio infermieristico per effettuare iniezioni o piccole medicazioni mentre le visite mediche gratuite sono riservate ai pazienti bisognosi che saranno indirizzati a Casa Francesco dai medici di base, dai parroci o dalle associazioni che operano nei diversi comuni. È presto per fare previsioni sul numero di malati che potrebbero ricorrere al centro di via Monte Grappa: «Ogni anno – ha spiegato Viganò – potrebbero accedere tra le 100 e le 150 persone».
Il progetto, a cui hanno già aderito sette medici che dovrebbero aumentare nei prossimi giorni, sembra destinato a espandersi: «Siamo stati contattati da Cesano Maderno – ha affermato il direttore della struttura – in prospettiva copriremo un territorio di 79.000 abitanti tra cui 12.000 anziani» che, sulla carta, dovrebbero costituire una buona fetta dei potenziali utenti. Chi non può permettersi di pagare visite ed esami troverà a Casa Francesco, tra gli altri, un urologo, un ginecologo, un chirurgo, un ortopedico, uno psicologo. Nei prossimi mesi il centro avvierà anche un progetto di prevenzione sanitaria, mai sperimentato in Italia, per formare le sentinelle della salute: il piano partirà con un corso specifico destinato a persone quotidianamente a contatto con ragazzi e adulti, come insegnanti, parrucchieri e negozianti, che potranno imparare a individuare i segnali di difficoltà e di malessere che spesso non vengono colti.
«Il rapporto del Banco farmaceutico – ha precisato Viganò – rivela che le famiglie, comprese quelle non povere, fanno sempre più fatica a curarsi. Le diseguaglianze economiche generano diseguaglianze della salute e in Brianza non possiamo ammettere un fenomeno simile». Le comunità devono, di conseguenza, supportare il servizio sanitario. L’Ats, ha assicurato Lorenzo Brugola, sosterrà il progetto ispirato da un salutare briciolo «di pazzia» che ha riscosso il favore dell’Ordine dei medici della Brianza.
«La comunità coese – ha commentato il sindaco Renato Meregalli – sono caratterizzate dal rapporto di fiducia reciproca tra i cittadini e le istituzioni che operano sul territorio: i vedanesi sanno che a Casa Francesco possono trovare persone attente ai loro bisogni».
Gli Amici dell’Unitalsi, che hanno messo a disposizione del progetto alcune sale al primo piano di Casa Francesco e ospitano altre realtà, sono pronti a varare una nuova opportunità: «A gennaio – ha anticipato il presidente Franco Villa – poseremo una vasca a ultrasuoni, dotata di sollevatore, che potrà essere utilizzata da anziani o persone con difficoltà di movimento che non riescono più a fare il bagno a casa loro». Il servizio potrà essere prenotato direttamente dalle famiglie rivolgendosi ai volontari dell’associazione.