Un gesto di disperazione. Sembra sia stato dettato dal fatto di non riuscire a trovare un lavoro e a ricostruire una vita “normale” il gesto che ha compiuto nei giorni scorsi G.T., 56 anni, pregiudicato che ha dato fuoco a cinque auto davanti al comune di Molteno e altrettanti furgoni ad oggiono, oltre alla casetta dell’acqua pubblica. L’8 giugno si è tenuta l’udeinza di convelida del fermo davanti al Gip Paolo Salvatore che ha deciso per la custodia cautelare in carcere in attesa del processo fissato al 16 giugno. L’uomo era conosciuto alle forze dell’ordine perché nel 2014 venne arrestato per l’accoltellamento e il ferimento di una prostituta in una piazzola di sosta lungo la Statale 36, fra Bosisio Parini e Annone Brianza. Condannato a 9 anni, dopo aver scontato la sua pena è uscito dal carcere, ma non è riuscito a trovare un lavoro, nè una casa e non ha ottenuto nemmeno il reddito di cittadinanza. Era seguito dai servizi sociali e spesso dava in escandescenza. L’altro giorno l’exploit e i roghi appiccati nelle due cittadine. Ad incastrarlo le telecamere di videosorveglianza che lo riprendono mentre fugge dopo aver appiccato il fuoco a Molteno. Intanto il suo avvocato Sara Bova ha chiesto i termini a difesa e il giudice ha aggiornato la seduta al 16 giugno quando si sceglierà il rito eventualmente alternativo.