Il cohousing vive a Vimercate: inaugurata la Corte dei Girasoli

La Corte dei Girasoli è realtà. Il cohousing di via Fiume a Vimercate, primo su scala nazionale a essere realizzato su un’area comunale destinata a questo scopo, è stato ultimato e presentato aprendolo al quartiere: 14 famiglie, alloggi privati, spazi condivisi e mutuo aiuto.
Vimercate, il Cohousing di via Fiume
Vimercate, il Cohousing di via Fiume Anna Prada

La Corte dei Girasoli è realtà. Il cohousing di via Fiume a Vimercate, primo su scala nazionale a essere realizzato su un’area comunale destinata a questo scopo, è stato ultimato e presentato aprendolo al quartiere secondo quel principio di mutuo appoggio che anima il progetto e che, da convenzione siglata con il Comune, impegna gli inquilini ad azioni di restituzione sociale. Sono quattordici le famiglie costituite nell’associazione Corte dei Girasoli che vi abitano, in altrettanti appartamenti, per un totale di 52 residenti, 24 dei quali bambini e ragazzi.

Cohousing significa alloggi privati accanto a spazi condivisi. Il progetto ha preso il via nel 2006, quando un gruppo di famiglie, undici residenti in città e tre provenienti da fuori, ha deciso di mettere in pratica un modo di abitare diverso, basato sulla condivisione, sulla promozione sociale e sulla sostenibilità ambientale. Nel 2010 la messa a bando del cohousing per l’appezzamento di via Fiume, la costituzione dell’associazione e l’assegnazione dell’area; nel 2011 l’inizio della progettazione e nel novembre del 2013 l’avvio della costruzione.

«La vera scommessa comincia adesso», ha sintetizzato Andrea Di Fonzo, uno degli inquilini, domenica nella sala comune che ospitava anche molti vimercatesi accorsi a conoscere questa nuova realtà.
«Fin qui il lavoro è stato intenso e la nostra capacità di ascolto e di relazione è già stata sperimentata. Ora avviamo la pratica di questo modello di vita che abbiamo condiviso in teoria, e siamo pronti con entusiasmo a questo inizio».

Il cohousing richiede infatti un’idea di forte relazionalità di vicinato e di mutuo aiuto. La Corte dei Girasoli conta quattordici appartamenti privati e oltre 300 metri quadrati di parti a uso collettivo (sala comune, biblioteca, lavanderia e stireria, postazioni di studio-lavoro, locale per il gioco, spazio hobby, box, giardino esterno, serre bioclimatiche).

La componente di restituzione sociale del progetto prevede, tra l’altro, la messa a disposizione della sala riunioni alle associazioni locali, per 20 sere l’anno gratuitamente; l’accoglienza abitativa temporanea di persone in difficoltà in un monolocale realizzato nella Corte, da gestire in collaborazione con i presidi sociali locali; la gestione per dieci anni di un doposcuola, da realizzare presso la Corte, rivolto a bambini del quartiere; la costituzione di un fondo di 45mila euro per attività di educazione ambientale presso le scuole; la manutenzione del verde pubblico e la raccolta differenziata con produzione di compost.

«È un progetto complesso che, anche nella sua realizzazione strutturale, ci siamo ‘inventati’ – ha riassunto Di Fonzo – È tutto in sperimentazione e nuovo. Se qualcuno volesse saperne di più, ci contatti e faremo da consulenti».

Anche questa condivisione è un modo di aprire la Corte dei Girasoli all’esterno. Il loro sito è www.lacortedeigirasoli.it, per info e contatti.