Un altro ospite, presente da un paio d’anni al centro Ronzoni-Villa, fondazione don Gnocchi, di via Piave a Seregno, ha raggiunto il secolo di vita. Nel pomeriggio di giovedì 26 gennaio, una cinquantina di persone tra figli, nipoti, parenti e cari amici, hanno festeggiato Luigi Porta, con loro anche il sindaco di Desio Simone Gargiulo e l’assessore ai servizi sociali di Seregno, Laura Capelli.
I 100 anni di Luigi Porta
Luigi Porta è nato a San Benedetto Po, in provincia di Mantova il 26 gennaio 1923. Secondo di quattro figli, a 10 anni perdeva il padre per cui, nonostante la giovane età, aiutava, coadiuvato dai fratelli, la madre, rimasta vedova, nella conduzione della fattoria familiare. Allo scoppio della guerra partiva insieme ai fratelli per il fronte. Veniva fatto prigioniero prima in Inghilterra, poi in Germania e in seguito in Tunisia. Liberato, andava in Olanda dove trascorreva parecchi mesi come autista di mezzi blindati. Al rientro a casa, riprendeva l’attività interrotta e, all’età di 24 anni, convolava a nozze con Fernanda. Dal matrimonio, nascevano tre figli: Wanna, Daniele e Luciano. I continui straripamenti dei fiumi della bassa padana rendevano difficoltoso e improduttivo il lavoro dei campi, per cui decideva di tentare la fortuna come cameriere prima a Viggiù e poi a Desio dove rileva un ristorante: il “San Carlo” che diveniva in breve tempo, grazie al suo infaticabile impegno e riconosciuta abilità, uno dei migliori della zona, punto di riferimento delle famiglie brianzole.
I 100 anni di Luigi Porta: la storia del ristorante
Luigi si era specializzato nelle carni che era diventata la specialità del locale, mentre la moglie Fernanda si occupava dei primi piatti. Era lei a impastare a mano le gustosissime tagliatelle. C’erano anche i figli: Daniele era l’esperto del pesce, mentre Luciano, era addetto all’accurato servizio ai tavoli consigliando l’ottima scelta di vini. Restano proverbiali per il San Carlo l’atmosfera e il calore con cui venivano accolti i clienti che si sentiva come a casa loro, tanto si respirava un clima familiare. Tra le tante specialità di cui la cucina del San Carlo andava famosa e invitava a tornare c’erano le inimitabili tagliatelle e la “spagnola”, in assoluto il piatto forte del ristorante, che era una lasagna in bianco con besciamella, funghi porcini trifolati. Celebri anche i lessi, ma anche il carrello dei dolci con la celebre sbrisolona mantovana.
I 100 anni di Luigi Porta: i clienti famosi passati da Desio
Tra i clienti famosi che ha servito al San Carlo, che era stato citato anche sulla guida Michelin, Luigi Porta, ancora molto lucido e dall’aspetto di un sessantenne, ha ricordato il pugile Nino Benvenuti, l’attore Bud Spencer, l’allenatore Giovanni Trapattoni, che essendo residente a Cusano Milanino era di casa, ma anche il cantante Mino Reitano, lo scrittore don Gianni Baget Bozzo. Per citare anche i sindaci di Desio Lissoni e Rampi e la maggior parte dei medici dell’ospedale di Desio, oltre a tanti noti industriali del mobile i Busnelli di Meda e i Molteni di Giussano. Il ristorante San Carlo aveva accolto anche tanti artisti tanto da diventare una sorte di “cenacolo” dell’arte.
Luigi Porta ha ringraziato tutti. Una volta di più ha dimostrato di essere ben voluto da tutti, buono e generoso, di carattere aperto. Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro.