Gp d’Italia a Monza: i numeri di polizia locale e Protezione civile, trecento operatori impegnati

Logistica e viabilità ma anche sicurezza nel Piano mobilità di Monza per il Gp d'Italia. Domenica sera previsti 101 agenti di polizia locale impegnati.
Monza Gp d'Italia 2019 deflusso tifosi autodromo
Monza Gp d’Italia 2019 deflusso tifosi autodromo Federica Fenaroli

Logistica e viabilità ma anche sicurezza nel Piano mobilità di Monza per il Gp d’Italia. Domenica 7 settembre, giorno del 96° Gran premio sul tracciato dell’autodromo nazionale, in città saranno 95 gli operatori di polizia locale, 35 in arrivo da altri Comuni, impegnati nelle operazioni di gestione dell’afflusso del pubblico. Il momento del deflusso vedrà invece impegnati 101 operatori (30 da altri Comuni).

Gp d’Italia a Monza: il piano integrato per la Protezione civile

Grazie alla gestione integrata dei cinque Comuni coinvolti nella gestione dell’evento, saranno inoltre in servizio complessivamente circa 200 operatori di Protezione Civile a partire da venerdì e fino a domenica sera.

Il Piano stralcio dal 2023 è scritto in maniera integrata e in stretta collaborazione con l’Autodromo e sotto la supervisione della Prefettura di Monza e della Brianza e prevede il coordinamento degli interventi sia ordinari che di carattere straordinario attraverso la Centrale Operativa Interforze dell’Autodromo.

Gp d’Italia a Monza: i flussi di traffico verso l’autodromo

È la domenica il giorno in cui Monza affronterà la maggiore affluenza di pubblico, con il 54% degli spostamenti complessivi degli spettatori gestiti dal Piano mobilità nell’ultima edizione. Il 50% è arrivato in città utilizzando il trasporto pubblico locale (treno o autobus di superficie): di questi, il 65% ha scelto il treno per la stazione di Monza proseguendo poi con la navetta nera fino all’Autodromo, il 25% ha optato per il treno verso Biassono e il 10% per gli autobus di linea della Z221. Il 37% ha invece raggiunto l’evento con mezzo proprio, usufruendo dei parcheggi gestiti da Monza Mobilità, il 7% ha utilizzato autobus GT e il 6% ha fatto ricorso ai servizi di micromobilità in sharing.

L’analisi dell’occupazione dei parcheggi negli ultimi cinque anni (con esclusione del 2020, quando la manifestazione si è svolta a porte chiuse) evidenzia come l’ampliamento dell’offerta di sosta nelle aree prossime al Parco e all’Autodromo abbia comportato una progressiva riduzione della domanda nei parcheggi più remoti, soprattutto nella giornata di venerdì, caratterizzata da una minore affluenza. Negli anni più recenti, con l’introduzione di nuove aree come i parcheggi Platino, Arancione e Verde, la domanda di sosta si è concentrata in prossimità degli ingressi, confermando la scelta di non utilizzare il parcheggio Blu nei giorni di minore afflusso. Un andamento analogo si è riscontrato anche nelle giornate di sabato e domenica, con una riduzione dell’utilizzo dei parcheggi più distanti e una saturazione costante di quelli vicini all’autodromo.

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