Gli imprenditori cinesi in Brianza L’«anno del cavallo» contro la crisi

Inizia l’«anno del cavallo» per la comunità cinese, col Capodanno festeggiato il 31 gennaio. Tanti gli imprenditori cinesi in Lombardia: a Bergamo sono forti nella ristorazione e nell’alloggio (7,6% del totale lombardo), in Brianza nei servizi vari alla persona (5,9%) .
Il Capodanno cinese è stato festeggiato il 31 gennaio.
Il Capodanno cinese è stato festeggiato il 31 gennaio.

Inizia l’«anno del cavallo» per la comunità cinese che ha ufficialmente festeggiato il Capodanno il 31 gennaio, con fuochi d’artificio, scambi di buste rosse contenente denaro, sfilate e banchetti fatti di dolci di riso e ravioli in zuppa.

Una festa che riguarda anche i numerosi imprenditori cinesi che vivono e lavorano in Lombardia. Sono infatti quasi 8.200 le imprese individuali con titolare cinese attive sul territorio lombardo nel 2013 e crescono del 5,9% in un anno e del 13,2% in due anni. La comunità cinese è al terzo posto nella classifica degli imprenditori stranieri, dopo egiziani e rumeni, e pesa il 12,1% sul totale delle imprese straniere della regione.

Le imprese individuali cinesi attive in Lombardia sono concentrate principalmente in tre settori: il commercio (2.455 imprese), le attività manifatturiere (2.283) e ristoranti, bar e alberghi (2.034). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2013, 2012 e 2011 relativa ai titolari di impresa individuale.

Milano e Brescia, con una presenza rispettivamente del 53% e del 12,5% del totale regionale, sono le province con il maggior numero di imprese con titolare di nazionalità cinese. Milano è leader in tutti i settori economici con una presenza intorno al 60% eccetto il manifatturiero (37,3%) ben presente anche sul territorio mantovano (23,1%) e nel bresciano (16,1%). A Bergamo gli imprenditori cinesi sono forti nella ristorazione e nell’alloggio (7,6% del totale lombardo), a Monza e Brianza nei servizi vari alla persona (5,9%) e a Varese nel commercio (5,3% lombardo, 31,5% del totale delle attività cinesi in provincia).