Al passaggio del Giro d’Italia in Brianza numerosi messaggi, scritte, bandiere contro pedemontana e pro Palestina. Da Triuggio ad Albiate, passando per Arcore sino a Cesano Maderno, giovedì 29 maggio non sono sfuggiti all’occhio dei telespettatori o dei numerosi appassionati presenti sulle strade del Giro, striscioni e scritte che hanno rivendicato temi estranei allo sport e al ciclismo.
Giro d’Italia, la Brianza coglie l’attimo: striscioni a Gerno di Lesmo
Il Giro è rosa, ed è stata una festa per bambini ed adulti assiepati lungo le strade o presenti sui balconi, ma sull’asfalto grigio, così come sui muri o negli spazi verdi adiacenti al passaggio delle carovana di corridori, c’è chi ha voluto porre sotto i riflettori vicende internazionali o strettamente legate al territorio brianzolo.
Il movimento contro l’Autostrada Pedemontana Lombarda ha rivendicato la sua opera di sensibilizzazione e consapevolezza “ai problemi sistemici che alimentano le ingiustizie nel mondo”.
“Grazie a tutte le persone che hanno scelto di dare voce al dissenso in questa tappa del cammino comune di lotta e liberazione dalle ingiustizie” commentano dal movimento. Non sono mancate dunque le contestazioni, viste anche in diretta tv, con le strade della Brianza protagoniste.
E i contestatori dell’autostrada hanno esposto anche al curvone di Gerno di Lesmo alcuni striscioni contro Pedemontana: “Alle biciclette non serve Pedemontana!” e “No Pedemontana, si al trasporto pubblico”, si leggeva ancora.
Giro d’Italia, la Brianza coglie l’attimo: sulle strade scritte per Gaza
Scritte e slogan, ma contestazione assolutamente pacifica che non ha creato danni o problemi alla corsa. Lungo il percorso brianzolo, sono comparse sull’asfalto anche le scritte “Free Palestina” e “Stop genocidio” come ad esempio a Triuggio e Albiate.