Giovani tra i 15 e i 29 anni disoccupati o inattivi, a Monza e Brianza sono il 16%

Un dato inferiore rispetto a quello lombardo, 17,4% e italiano, 23,3% (meglio invece non guardare all’Europa, ferma al 13,7%). Il report è della Camera di Commercio di Bergamo, dove, in provincia, i cosiddetti “Neet”, giovani disoccupati o inattivi, sono il 18,3%.
Un lavoratore
Un lavoratore

Giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione professionale: a Monza e in Brianza sono il 16%, molti? Di sicuro, tuttavia il bicchiere è mezzo pieno visto il dato lombardo, 17,4% e italiano, 23,3% (meglio invece non guardare all’Europa, ferma al 13,7%). Si tratta di numeri contenuti in un report della Camera di Commercio di Bergamo, dove, in provincia, i cosiddetti “Neet”, giovani disoccupati o inattivi, sono il 18,3% con un aumento di 3,8 punti percentuali nel 2020 rispetto al 2019.

La buona notizia è che tra i giovani occupati si è registrata una crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Per diminuire il numero dei Neet – secondo la Camera di Commercio bergamasca – occorrono misure più efficaci a contrasto della dispersione scolastica attraverso attività di orientamento e avvicinando i percorsi formativi alle nuove competenze richieste dal mercato del lavoro.

Secondo i dati Istat sulle forze lavoro diffusi da Unioncamere Lombardia l’88,5% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, nel 74,6% tra i 15 e i 34 anni in crescita rispetot al 69,9% del 2019 mentre tra i 35 e i 54 anni, i lavoratori assunti a tempo indeterminato son il 94,3% e il 91,3% dai 55 anni in su. Il 44% di chi ha un lavoro ha un diploma, il 38,7% la licenza media, il 2,2% la licenza elementare o nessun titolo e il 14,7% una laurea (con le donne al 19,5% contro l’11,5% dei maschi).