Dalle indagini su un furto di rame del 7 gennaio, ai danni di una ditta di Paderno Dugnano, i carabinieri della locale Tenenza ne hanno scoperti altri 31 consumati e tentati e 4 episodi di ricettazione, per un danno patrimoniale che ammonta, complessivamente, ad oltre 200.000 euro.
I responsabili sarebbero 10 stranieri di etnia Rom ed 1 italiano (di età compresa tra i 60 ed i 21anni), tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione di rame, ottone, bronzo, svariati utensili da lavoro per cantieri edili ai danni di ditte e grandi attività commerciali delle province di Milano e Monza – Brianza.
Gli 11 decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura di Monza sono state eseguite dalle prime ore dell’alba di martedì 25 maggio nelle province di Milano, Novara, Gorizia e Pavia dai Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni.
Dalle indagini è emerso che individuavano gli obiettivi da colpire dopo sopralluoghi mirati, durante l’ordinario orario di lavoro delle aziende, con il pretesto di verificare la disponibilità di materiale ferroso da poter recuperare. Poi tornavano durante chiusura delle ditte, sfondando i varchi di accesso con mezzi rubati, per razziare la merce, che veniva successivamente ceduta a terzi ricettatori compiacenti (di cui uno destinatario di fermo).
L’attività di indagine è durata tre mesi e ha consentito ai carabinieri di identificare tutti i presunti responsabili e basisti dei furti documentando anche gli episodi di ricettazione e riuscendo a recuperare svariata refurtiva, materiale elettronico, attrezzi da lavoro del settore edile, meccanico e giardinaggio e di spartizione dei proventi in un parcheggio antistante i palazzi di via Bolla in Milano.