Il cardinal Angelo Becciu in queste settimane è tornato sotto i riflettori della cronaca in quanto il Presidente del Tribunale Vaticano, ha disposto la sua citazione in giudizio con gli altri imputati nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra.
Una storia quella di Becciu con la giustizia, iniziata nel settembre 2020 e con la rinuncia al cardinalato e la decadenza della carica di Prefetto della congregazione delle cause dei santi. Da quando Papa Francesco è pontefice è la prima volta che un porporato di Curia ha rinunciato all’incarico del proprio dicastero. Con le dimissioni dal cardinalato Becciu non potrà più entrare in conclave. In precedenza Papa Bergoglio aveva tolto la porpora allo scozzese Keith Michael Patrick O’Brien. L’arcivescovo emerito di Saint Andrews and Edinburgh non aveva già partecipato al conclave del 2013 che aveva eletto Bergoglio proprio perché aveva ammesso i suoi “peccati” di natura sessuale con 4 sacerdoti.
Quello applicato da Papa Francesco è un provvedimento durissimo e storico. Nessun pontefice negli ultimi decenni lo aveva mai preso. L’ultimo precedente risale a Pio XI, al secolo Achille Ratti, che nel 1928 accolse la rinuncia alla “berretta rossa” del cardinale francese Louis Billot che aveva pubblicamente solidarizzato con una rivista dell’Action Française, già oggetto di una censura da parte del Papa. Un caso molto diverso, insomma, dai due più recenti.