Elezioni, ci siamo. Il 4 marzo è il debutto ufficiale del Rosatellum, la legge elettorale che prevede un sistema misto tra proporzionale e maggioritario che vede l’elezione di circa un terzo dei candidati in collegi uninominali e due terzi con il sistema proporzionale.
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La soglia di sbarramento è fissata al 3 per cento, quota che sale al 10 per cento per le coalizioni. Prima però di capire quale sarà il volto del prossimo parlamento italiano, è bene non sbagliare a votare. E il rischio, viste le novità introdotte dalla legge, è alto. A cominciare dall’impossibilità del voto disgiunto.
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Camera e Senato. Ad ogni elettore, come ha comunicato il Viminale, saranno consegnate due schede: una di colore rosa per la Camera e una di colore gialla per il Senato. Per il Senato possono votare solo i cittadini che hanno compiuto 25 anni.
Entrambe le schede recheranno nella parte superiore di ogni rettangolo in cui è suddivisa la scheda nome e cognome del candidato uninominali, mentre nella parte inferiore le liste o la lista che lo supportano. Il voto – sia per il proporzionale sia per l’uninominale – sarà dato con l’unica scheda.
ELEZIONI PER LA CAMERA
Scheda elettorale Collegio uninominale 3 (Bollate, fac-simile)
Scheda elettorale Collegio 4 (Seregno)
Scheda elettorale Collegio 5 (Monza)
Scheda elettorale Collegio 6 (Gorgonzola)
Scheda elettorale Collegio 7 (Cinisello Balsamo)
Scheda elettorale Collegio 10 (Cologno Monzese)
ELEZIONI PER IL SENATO
Scheda elettorale Collegio 5 (Cologno Monzese, fac-simile)
Scheda elettorale Collegio 6 (Monza)
Scheda elettorale Collegio 7 (Sesto San Giovanni)
Voto annullato. È uno il rischio più grave di vedere annullata la propria scheda, quello del voto disgiunto. In altre parole – e a differenza del passato – sarà annullata la scheda in cui verrà indicato il voto ad un candidato e a una lista che non lo sostiene .
Il voto valido. Saranno ritenuti validi i voti espressi nelle seguenti maniere: l’elettore traccia il segno sul simbolo; l’elettore traccia il segno su un candidato uninominale; l’elettore traccia il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate (non su più liste collegate).
Ugualmente valido, anche se considerato un caso limite, quello dell’elettore che traccia il segno su una lista di candidati nel collegio plurinominale. Il voto è comunque valido e va alla lista per l’elezione nel collegio uninominale.
Potrebbe diventare invece materia di contestazione la scheda in cui l’elettore sceglie non il listino al completo ma fa un segno su uno dei nomi soltanto.
ELEZIONI REGIONALI
La scheda elettorale per le elezioni regionali
Elezioni regionali. Oltre alle due schede per il voto per Camera e Senato, gli elettori lombardi riceveranno anche quella per l’elezione del nuovo presidente di Regione Lombardia e del nuovo Consiglio regionale. Per eleggere il consiglio regionale e il presidente è sufficiente la maggiore età. Ogni scheda riporta il nome dei candidati alla presidenza del Pirellone e le liste per l’elezione del consiglio regionale.
In questo caso l’elettore potrà votare il candidato alla presidenza della regione prescelto; potrà tracciare la croce sul nome del candidato governatore e su una delle liste che lo sostengono; votare solamente la lista, in questo caso la legge prevede che la preferenza vada al candidato presidente sostenuto dalla lista votata; l’elettore può infine esprimere delle preferenze per il consiglio regionale: in questo caso bisogna fare attenzione perché se la prima preferenza fa riferimento ad un uomo, la seconda dovrà – necessariamente – essere una donna. In caso contrario, infatti, la seconda preferenza viene automaticamente annullata.
Regione: sì al voto disgiunto. Per le votazioni regionali è previsto il voto disgiunto. L’elettore potrà in altre parole votare un candidato alla presidenza di uno schieramento e la lista che sostiene un altro candidato presidente.
Via le mani dall’urna. È la vera novità di queste elezioni: ogni scheda sarà dotata di un tagliando da non staccare con un numero progressivo. Una volta votato, il presidente di sezione controllerà che le due estremità della scheda abbiano lo stesso numero. Per impedire brogli con schede già compilate in precedenza. Per questo la scheda dovrà essere consegnata e non inserita direttamente nell’urna dall’elettore.
Tutorial. Il ministero dell’Interno ha realizzato e pubblicato su Youtube un tutorial che spiega tutte le modalità di voto. Per cercarlo è sufficiente digitare “Tutorial ufficiale Elezioni Politiche 2018” oppure guardare qui sotto. Il video dura un minuto e mezzo e riassume tutto ciò che l’elettore potrà fare una volta entrato nella cabina elettorale.
Quando e come. Sarà possibile votare per il rinnovo di Regione e Parlamento domenica 4 marzo. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 23. Per votare è necessario essere in possesso della tessera elettorale e di documento valido. In caso di smarrimento è possibile richiederne una copia nel Comune di residenza.
(*notizia aggiornata)