Progetti, proposte e sogni: gli otto aspiranti sindaci di Monza che lunedì hanno partecipato al faccia faccia organizzato da il Cittadino in collaborazione con Apa Confartigianato (mancava Daniela Brambilla, di Italexit) hanno illustrato le ragioni che li hanno convinti a partecipare alla competizione elettorale. I volti noti della politica locale e i neofiti sono accomunati dal desiderio di mettersi a disposizione della comunità per cercare di risolvere qualche problema: i lettori possono rivedere il confronto in questo video.
Elezioni a Monza: i candidati Anastasia e Mariani
Le aspirazioni che animano i candidati e le formazioni che li sostengono sono racchiuse negli appelli al voto pronunciati in chiusura del dibattito moderato dal direttore de il Cittadino Cristiano Puglisi.
Per Michele Anastasia di Verità 3V Libertà domenica 12 giugno gli elettori avranno la possibilità di rendere «Monza una città libera dal green pass» e di rilanciare l’economia con l’introduzione di una moneta locale. Il movimento, ha ricordato, intende «tutelare i diritti» delle persone che rifiutano il vaccino contro il covid-19. Alberto Mariani, sostenuto da una lista civica e dal Grande Nord punterà, invece, a trattenere in città una quota consistente delle tasse pagate dai monzesi: «Abbiamo un residuo fiscale – ha spiegato – di oltre 800 milioni di euro che lo Stato spreca per il reddito di cittadinanza e i banchi a rotelle» mentre potrebbe essere impiegato in investimenti sul territorio. Mariani, tra i veterani del consiglio comunale, proverà a rientrare in aula dopo aver abbandonato da Lega Nord con cui è stato eletto nel 2017.
Elezioni a Monza: i candidati Belli e Chierico
Sandro Belli, già assessore a Villasanta, e ora in corsa con #Monzareale che aggrega il Popolo della famiglia e Ancora Italia ha esortato a diffidare dagli slogan: «Per amministrare – ha ricordato – occorrono esperienza, competenza, conoscenza del territorio, coinvolgimento ed empatia perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare». Carlo Chierico (Monza Unita), che cercherà di capitalizzare l’esperienza accumulata nel mondo del volontariato, sogna di rendere i cittadini protagonisti della vita amministrativa e di trasformare Monza nella capitale europea della pace: «Invito tutti – ha affermato – a votare per noi per diventare insieme» motore del cambiamento con cui migliorare la città.
Elezioni a Monza: i candidati Moccia e Piffer
Ambrogio Moccia del Movimento Moccia per Monza è tornato in pista dopo una quindicina di anni per rendere il capoluogo brianzolo «pulito, sicuro, solidale, sorridente». Il candidato sindaco, che ha trascorso dieci anni in aula, ha un rammarico: «In questa campagna – ha commentato – è mancato ogni riferimento all’attenzione per i disabili».
Paolo Piffer di Civicamente si ripropone come «la terza opzione», alternativa al centrodestra e al centrosinistra: «Ci vuole coraggio – ha dichiarato – a presentarsi da indipendenti, senza il volano di liste nazionali. Noi dopo dieci anni siamo pronti ad amministrare con competenza»
Elezioni a Monza: i candidati Pilotto e Allevi
«Torniamo a votare – ha sollecitato Paolo Pilotto della coalizione di centrosinistra – e valutiamo chi scegliere sulla base delle persone che conosciamo: in Brianza il centrosinistra ha dimostrato di essere molto attento ai bisogni e ai problemi della gente». All’esortazione ad affollare i seggi si è unito Dario Allevi che cerca la riconferma alla guida del centrodestra: «Vediamo – ha riflettuto – se riusciamo a invertire il trend dell’affluenza crollato nelle ultime tornate. Mi auguro che i cittadini ci rinnovino la loro fiducia sulla base di quello che abbiamo fatto in cinque anni prima segnati dalla pandemia e ora dalla guerra in cui i monzesi stanno accogliendo tante mamme e tanti bambini».