Torna a Monza e in Brianza la tradizionale devozione per san Biagio, protettore della gola e giorno in cui si mangia una fetta di panettone conservato dal Natale. In città la parrocchia di via Prina entra in tre giorni di festa sacra e profana inaugurata venerdì con la festa liturgica della presentazione al tempio di Gesù, conosciuta con il nome popolare di “candelora”.
È San Biagio, tra liturgia e tradizione: benedizione della reliquia, la messa delle 18 col cardinale Bagnasco
Sabato 3 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda la memoria di san Biagio, vescovo e martire, le messe iniziano alle 7.30. Alle 10, 10.30, 12, 14, 14.30, 17 e si potrà assistere alla benedizione con la reliquia del santo. La celebrazione delle 18 sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova. La funzione sarà concelebrata dai sacerdoti della comunità pastorale e da coloro che negli anni hanno svolto il loro ministero in parrocchia.
È San Biagio, tra liturgia e tradizione: domenica il concerto del coro chiude le celebrazioni
Domenica 4 febbraio le messe seguiranno il consueto orario festivo. La celebrazione solenne delle 11.30, in onore del santo patrono, sarà presieduta da monsignor Carlo Faccendini, abate di Sant’Ambrogio a Milano. La tre giorni di celebrazioni si chiuderà domenica pomeriggio con il tradizionale concerto in onore del patrono. Il coro di San Biagio eseguirà un concerto di polifonia contemporanea, diretto da Fausto Fedeli, con la partecipazione di Luigi Palombi al pianoforte. L’ingresso è libero.
È San Biagio, tra liturgia e tradizione: la benedizione col panettone contro il mal di gola
Sabato 3 e domenica 4 i fedeli potranno ricevere la benedizione con la reliquia e il panettone benedetto, antico rimedio popolare contro il mal di gola. Qui il racconto del perché della tradizione.
È San Biagio, tra liturgia e tradizione: bancarelle in via Prina
La memoria di san Biagio continua anche fuori dalla chiesa parrocchiale. Lungo via Prina verranno sistemate le tradizionali bancarelle della festa.