Due pitbull come custodi, lo smercio di droga solo made in California e un traffico telefonico degno del centralino di un telemarketing. Si era organizzata davvero bene la banda dell’O.G. Kush, nome di un particolare tipo di marijuana californiana, smascherata dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Seregno al termine di un’attività investigativa. Dei due arrestati e altrettanti denunciati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, tre erano già stati sottoposti a fermo nel 2017 sempre dai militari di piazza Prealpi e oggi erano in stato di libertà. Si tratta di D.B. trent’anni, desiano ma domiciliato in centro a Seregno, celibe, già noto alle forze dell’ordine, di M.M., 28 anni di Mariano Comense, e A.C., suo coetaneo di Seregno, questi ultimi sono stati denunciati con obbligo di firma. Il 10 ottobre il pubblico ministero Salvatore Bellomo della procura di Monza ha emesso quattro ordini di custodia cautelare e alle prime ore di lunedì 15 ottobre sono scattate le perquisizioni che hanno portato all’arresto di D.B. e di un quarto complice: L.B. 28 anni di Seregno celibe, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine.
A casa di D.B. gli uomini dell’Arma sono stati accolti da due pitbull. Assolutamente mansueti, erano di guardia a un tesoro davvero speciale: mezzo chilo di marijuana del tipo O.G. Kush proveniente dalla California suddivisa in 5 sacchetti, 6 grammi di marijuana “tradizionale”, 1 dose di cocaina, un trita erba, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e due agende imbottite di cifre e numeri. I militari hanno bussato anche alla porta di L.B. e qui hanno trovato: 1,7 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.