Detenuto illegalmente a 16 anni per aver ucciso il padre a Desio: arriva il risarcimento

Risarcimento di 24.300 euro per Luca Agostino dopo i centotredici giorni di ingiusta detenzione a 16 anni nel 2010 con l’accusa di aver ucciso il padre Cosimo, a Desio, in un appartamento via dei Partigiani. Invece era stato il fratello maggiore.
I carabinieri davanti alla abitazione di via dei Partigiani nel 2010
I carabinieri davanti alla abitazione di via dei Partigiani nel 2010 Radaelli

Risarcimento di 24.300 euro per Luca Agostino dopo i centotredici giorni di ingiusta detenzione a 16 anni nel 2010 con l’accusa di aver ucciso il padre Cosimo, a Desio, in un appartamento via dei Partigiani. Invece era stato il fratello maggiore di Luca, Vincenzo. Aveva sparato al padre alla presenza del fratello e della madre.

Dopo essere stato prosciolto dall’accusa Luca Agostino è stato anche risarcito dalla Corte d’Appello con 24.300 euro. Il delitto risale al 24 febbraio del 2010 quando Cosimo Agostino al culmine di frequenti litigi con i vari componenti della sua famiglia, viene raggiunto da tre colpi di pistola. Inizialmente gli inquirenti non riescono a stabilire chi dei due fratelli abbia sparato: Luca per i primi due giorni non parla, poi dice di non aver sparato lui.

In seguito Vincenzo confessa e fa ritrovare l’arma nel laghetto di Giussano: l’arrestano, ma fanno altrettanto anche con Luca sospettato di volerlo proteggere. Sulle sue mani furono trovate tracce di polvere da sparo ma da intercettazioni in carcere Vincenzo si dice sorpreso e arrabbiato con il fratello che potrebbe aver toccato la pistola dopo l’omicidio.