C’era anche un medico di Monza sul Frecciarossa che nella mattina di giovedì 6 febbraio è deragliato alle 5.35 nel territorio di Lodi, a Ospedaletto. Il professionista monzese non è rimasto ferito a causa dell’incidente, pur trovandosi fra le 31 persone ricoverate all’ospedale lodigiano: a quanto si apprende, ha fatto il possibile per aiutare gli altri feriti e prestare soccorso nei primi momenti dopo il deragliamento che è costato la vita da Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, macchinista e ferroviere in servizio sulla linea.
Il treno 9595 stava percorrendo la tratta Milano-Salerno: era partito da venti minuti in direzione Sud e viaggiava in un tratto rettilineo a circa 300 chilometri all’ora. Quando il locomotore è uscito dai binari si è automaticamente staccato dal resto del convoglio, come prevedono le misure di sicurezza: l’alternativa sarebbe stata il trascinamento di tutti i vagoni. La vettura di testa invece ha proseguito per alcune centinaia di metri fermandosi poi ruotata di 180 gradi rispetto alla direzione di marcia. Sull’incidente la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta e l’area è ora sotto sequestro.