Covid, nuovo decreto: quando finisce l’obbligo di green pass, i tempi per l’allentamento delle misure

Il Consiglio dei ministri ha dato il via al ritorno alla normalità: ha confermato la fine dello stato d’emergenza al 31 marzo 2022 (c’era da fine gennaio 2020) e ha approvato all’unanimità la road map per allentare le misure anti-Covid da aprile.
Green pass ristoranti
Green pass ristoranti Fabrizio Radaelli

Ritornare alla normalità, riconquistare la socialità, riaprire l’economia, sostenere la scuola in presenza. Erano gli obiettivi del governo per uscire dall’emergenza covid e il Consiglio dei ministri ha dato il via al ritorno alla normalità: ha confermato la fine dello stato d’emergenza al 31 marzo 2022 (c’era da fine gennaio 2020) e giovedì ha approvato all’unanimità la road map per allentare le misure anti-Covid da aprile.

Il piano è stato presentato in una conferenza stampa dal presidente del consiglio Mario Draghi con il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Da Draghi anche il ringraziamento agli italiani “che sono stati bravissimi” aderendo alla campagna vaccinale che “ha evitato 80mila morti” solo nel 2021. Previsto un graduale superamento del “certificato verde” che è stato definito da Draghi “ un grande successo perchè ci ha permesso di ricominciare. L’anno scorso economia italiana è cresciuta al 6,5 con il green pass”.

A fine marzo termina lo stato di emergenza e viene superato definitivamente il sistema dei colori.
“Il monitoraggio della situazione epidemiologica continuerà, ma non determinerà più il cambiamento di stato delle regioni”, ha detto Speranza.

LA CONFERENZA STAMPA

I provvedimenti presentati.

La sospensione dei lavoratori senza Super Green Pass sopra i 50 anni “non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il Green pass base. La sospensione dal lavoro in caso di non vaccinazione resterà solo per la fascia delle personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell’obbligo è al 31 dicembre e le norme non cambiano”.

Mascherine: impianto esistente confermato fino al 30 aprile, non obbligatorie all’aperto (salvo assembramenti) e obbligatorie al chiuso con le Ffp2 negli ambienti in cui sono già previste e maggiormente a rischio (per esempio mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico). Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Green pass: dall’1 aprile stop “nella larghissima parte” dei luoghi all’aperto, dall’1 maggio nei luoghi al chiuso. Fino al 30 aprile green pass base su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione, colloqui in presenza con detenuti, partecipazione del pubblico a eventi e competizione sportivi che si svolgono all’aperto.
Green pass rafforzato: servizi di ristorazione al banco o al tavolo al chiuso, piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e contatto, centri benessere, convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi, feste, sale gioco e sale scommesse, sale da ballo e assimilati, partecipazione a eventi, competizioni e spettacoli che si svolgono al chiuso.

Non sarà più richiesto il green pass sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine.

Eventi sportivi: le capienze degli impianti sportivi prevedono il ritorno al 100% all’aperto e al chiuso dall’1 aprile. Fino al 30 aprile con la mascherina Ffp2 e col green pass (quello base all’aperto, quello rafforzato al chiuso).

Quarantena: La road map tracciata dal governo per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). A scuola, la Dad resta solo per coloro che hanno contratto l’infezione.