Cosa fare per le vacanze estive? «Venti milioni di italiani bloccati dall’incertezza del piano vaccini»

Sondaggio di Swg per Confturismo-Confcommercio: in Italia ci sarebbero venti milioni di persone bloccati nella prenotazione delle vacanze estive a causa dell’incertezza del piano vaccini»
Un cuore di fiaccole sulla neve
Un cuore di fiaccole sulla neve

Comincia lentamente a tornare la voglia di viaggiare ma a frenare i progetti di vacanza degli italiani sono, da un lato, le restrizioni agli spostamenti rafforzate dalle ultime misure del Governo, dall’altro le incertezze sui tempi delle vaccinazioni. Un intervistato su tre, infatti, dichiara che, tra marzo e maggio, avrebbe voluto programmare un viaggio ma non lo ha fatto per le disposizioni che impediscono di circolare tra le diverse aree dell’Italia, oltre che verso gli stati esteri. In termini pratici questo vuol dire che, a coloro che comunque non sarebbero partiti, per timori per la salute, per mancanza di ferie o di disponibilità economiche, si aggiungono, da qui all’inizio dell’estate, altri 5 milioni di connazionali che non si muoveranno per turismo in Italia, pari a quasi 12 milioni di presenze in meno.

Ancor più pesano sulla prossima estate le indecisioni sul piano vaccini. Il 75% degli intervistati dichiara che, se potesse essere vaccinato nelle prossime settimane, sarebbe più propenso a programmare da subito le vacanze, in pratica a prenotare. Dunque tre quarti del popolo italiano dei vacanzieri, quindi quasi 20 milioni di persone prendendo a riferimenti i dati Istat, non fa progetti di viaggio perché resta in attesa di sapere quando verrà vaccinato.

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Operatori del turismo, animatori, laboratori del settore dell’ippica affollano piazza del Plebiscito a Napoli

Luca Patanè, Presidente di Confturismo-Confcommercio dichiara: «Il piano delle vaccinazioni non è solo un tema di salute, è un elemento essenziale per fare ripartire l’economia del Paese, cominciando dal turismo, che vale il 13% del Pil. Da questo Governo – che tra l’altro ha ricostituito il Ministero del turismo dopo tanti anni – ci attendiamo scelte decise. Bisogna puntare sul nostro settore, non solo con ristori adeguati in rapporto alle enormi perdite accumulate, ma anche vaccinare con priorità i nostri addetti, aderire da subito e con convinzione all’iniziativa dei green pass digitali proposta dall’Europa e realizzare corridoi e destinazioni Covid free comunicandolo ai grandi mercati, come stanno facendo altri paesi.» C’è poi il tema del rilancio complessivo del settore, aggiunge Patanè: «Il Piano nazionale di ripartenza e resilienza del 12 gennaio scorso, che al turismo dedica risorse per 1,5 miliardi in totale, deve essere profondamente rivisto. Il settore va posto al centro delle linee di intervento previste su digitalizzazione, transizione ecologica, riqualificazione di strutture e competenze, inclusione sociale e mobilità. Su questi temi abbiamo pronte proposte progettuali concrete, redatte da esperti ed europrogettisti, che vogliamo presentare nei prossimi giorni al Ministro Garavaglia».