Coronavirus, Monza mappa la popolazione delle imprese con test sierologici e tampone

Da mercoledì 24 giugno Monza ospita il primo progetto a livello nazionale di mappatura della popolazione per verificare la diffusione del Covid 19 attraverso test sierologico e tampone. Ottomila test in programma promossi e finanziati dalle famiglie Fumagalli e Rovati, in collaborazione con Comune, Ats e Synlab.
Coronavirus: Progetto Monza Consapevole, la Candy Arena allestita per i test di screening alla popolazione
Coronavirus: Progetto Monza Consapevole, la Candy Arena allestita per i test di screening alla popolazione Fabrizio Radaelli

Monza ospita il primo progetto a livello nazionale di mappatura della popolazione per verificare la diffusione del Covid 19 attraverso test sierologico e tampone. Si chiama Monza consapevole l’idea promossa e finanziata dalle famiglie Fumagalli e Rovati, in collaborazione con il Comune, l’Ats e Synlab.

Coronavirus, Monza mappa la popolazione delle imprese con  test sierologici e tampone
Coronavirus progetto Monza Consapevole: la locandina

Lo screening parte mercoledì 24 giugno e continuerà fino al 10 luglio negli spazi allestiti nella Candy Arena. Verrà eseguito un prelievo di sangue venoso per il test sierologico, per la ricerca di anticorpi contro il virus e contestualmente eseguito il tampone che verrà però analizzato solo in caso di positività del prelievo sierologico.

Coinvolte 3.808 realtà imprenditoriali grazie al supporto organizzativo di Confartigianato, Confcommercio e Camera di commercio.
Si inizia dalle piccole imprese del tessuto commerciale: le attività commerciali e artigianali della città fino a quattro dipendenti.

«L’idea alla base del progetto è proprio quello di supportare le microimprese che sono il cuore pulsante della città, per garantire la sicurezza non solo di chi lavora nei negozi ma anche dei clienti che si sentiranno più sicuri», ha spiegato Aldo Fumagalli presentando il progetto.

Ma non solo. Sono previsti test gratuiti anche per i 240 volontari della Protezione civile, degli alpini, di Monza soccorso e delle altre realtà di volontariato che hanno dato il loro importante contributo durante i mesi del lockdown. Il progetto coinvolge anche tutte le cassiere e i cassieri della grande distribuzione che operano in città, e le educatrici dei nidi comunali che con l’avvio dei centri estivi hanno riaperto le porte delle strutture ai più piccoli.

Ad eseguire i test saranno i tecnici dell’Avis mentre Synlab si occuperà dell’analisi dei circa ottomila campioni che verranno eseguiti (circa 500 al giorno).

«Con il progetto Monza consapevole il Comune ha agito come se fosse l’imprenditore di tutte le attività commerciali presenti sul territorio, per tutelare la salute di tutti – ha aggiunto Silvano Casazza, direttore generale di Ats Brianza – Grazie ai dati che saranno elaborati si riuscirà a capire di più su cosa sia realmente successo durante i mesi del contagio, per sapere a posteriori se le azioni svolte sono state utili a contenere il virus sul versante sanitario e sociale».

I dati emersi dai testi verranno poi elaborati all’interno di uno studio che verrà condotto dall’Università Bicocca, e che potrà fornire una fotografia dell’evoluzione del virus in città. «Sarà una mole di dati importantissima dal punto di vista scientifico – ha aggiunto Lucio Rovati, presidente di Rottapharm Biotech – Potremo anche correlare il dato con l’eventuale sintomatologia negli ultimi mesi e individueremo le possibili infezioni in atto».

Un progetto che è frutto di un capillare lavoro di squadra, che ha coinvolto anche gli imprenditori dell’Ucid, l’Avis e il consorzio Vero Volley.

«Con questa iniziativa ridiamo fiducia alla città e alle sue attività produttive che stanno affrontando la difficile prova della ripartenza», ha aggiunto il sindaco Dario Allevi.