Coronavirus, Carugo: “Da eroi a denunciati, prevedere una sorta di amnistia per i medici”

Il cardiologo, ex consigliere regionale, intervistato da “Il Giornale”:«Vorremmo continuare a occuparci esclusivamente dei pazienti da salvare, senza passare il tempo a fare le fotocopie delle cartelle cliniche. Siamo tutti in un frullatore, già fioccano le denunce e magari le inchieste”
Stefano Carugo
Stefano Carugo

“Da eroi a capri espiatori sui medici piovono le denunce” è il titolo di un articolo de “Il Giornale” che ha intervistato il cardiologo monzese Stefano Carugo, già consigliere regionale, professore universitario e presidente lombardo della società di cardiologia e soprattutto, data la attuale emergenza, direttore del dipartimento cardiorespiratorio dell’Asst «Santi Paolo e Carlo» di Milano.

«Tutti lavorano a testa bassa, si fanno miracoli e vorremmo continuare a occuparci esclusivamente dei pazienti da salvare, senza passare il tempo a fare le fotocopie delle cartelle cliniche. Vediamo il pericolo di conseguenze isteriche e di una guerra legale, fioccheranno denunce, temo. La mia idea, oltre ai balconi che vanno bene, è che si preveda per gli operatori sanitari in situazione di guerra una sorta di amnistia» dice Carugo.

Il cardiologo parla di una Lombardia: “che sta facendo miracoli” e di tanti medici ai quali ogni giorno: “viene chiesto di fare cose mai fatte, a stipendi invariati, ovvio. Siamo tutti in un frullatore, già fioccano le denunce – prosegue – e magari le inchieste, se ne parla ogni giorno. Vale per i medici e per le direzioni sanitarie. E allora dico: agiamo ora, in questa fase dei medici eroi, perché fra due mesi inizierà la bagarre politica e i medici rischiano di restare in mezzo, saranno i capri espiatori perfetti”. Di qui l’appello al presidente Mattarella: “che ha usato le parole giuste, di unità e concordia. Con questo spirito, allora, agiamo subito, è importante per poter continuare con la necessaria serenità».