Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: un arresto e dieci denunce

Controllo straordinario dei carabinieri alla stazione ferroviaria di Carnate dove la tensione è cresciuta dopo diversi episodi violenti.
Carnate stazione controlli carabinieri
Carnate stazione controlli carabinieri

Un trentenne di nazionalità marocchina arrestato e trasferito in carcere a Monza perché destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Imperia per reati commessi in diverse province italiane. Deve scontare una pena complessiva di 4 anni e 8 mesi di reclusione. Un altro, di nazionalità ivorina, deferito per soggiorno illegale sul territorio nazionale e quindi espulso.

Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: spiegamento di carabinieri

È il bilancio di un controllo straordinario dei carabinieri della Compagnia di Vimercate alla stazione ferroviaria di Carnate: nel pomeriggio e nella serata di giovedì, con il supporto di equipaggi di altri reparti e di unità cinofile antidroga e antiesplosivo. Un servizio predisposto e coordinato dal Comando Provinciale Carabinieri di Monza Brianza per la tensione crescente tra cittadini residenti e pendolari soprattutto dopo la rissa scoppiata nel pomeriggio del 16 ottobre.

Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: nove coinvolti, anche un minorenne

Sono infatti stati identificati e deferiti i responsabili: nove cittadini stranieri, di cui un 17enne e otto maggiorenni di età compresa tra i 23 e i 35 anni, rispettivamente di nazionalità egiziana, marocchina e rumena. Sugli sviluppi di una lite tra due conoscenti, erano stati protagonisti di lanci di bottiglie, bidoni e lo scarico di un estintore. Inizialmente messi in fuga dall’immediato intervento di personale della Polizia Ferroviaria in servizio nello scalo e di diversi equipaggi dell’Arma dei Carabinieri, sono stati identificati grazie alle indagini effettuate nei giorni seguenti, anche grazie all’acquisizione e all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza comunale.

Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: riunioni in prefettura già da inizio settembre

Obiettivo: prevenire e contrastare i reati contro il patrimonio, l’immigrazione clandestina e fenomeni di degrado e molestie recentemente segnalati con le misure predisposte nel corso di riunioni di coordinamento delle Forze di polizie che si sono tenute in Prefettura di Monza e della Brianza sin dai primi giorni di settembre.

Carnate staizone controlli carabinieri nei gairdini
Carnate staizone controlli carabinieri nei gairdini

Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: la richiesta di un presidio fisso di militari

Un’operazione sicurezza con controlli a tappeto seguita all’allarme lanciato anche dal sindaco Rosella Maggiolini che aveva chiesto un presidio fisso dei militari nelle aree “calde” del paese.
Il sindaco era intervenuta in seguito alla rissa prendendo carta e penna per rivolgersi direttamente al prefetto Enrico Roccatagliata. La richiesta, appunto, quella di istituire un presidio fisso in città con la presenza di militari sul posto.
Già nell’ultimo periodo, proprio in virtù dei sempre più frequenti episodi, il Comune aveva chiesto e ottenuto una maggiore presenza dei militari dell’Arma nelle ore serali e notturne e maggiori controlli condotti dai carabinieri della stazione di Bernareggio insieme agli uomini della Polizia locale. Nel suo appello, il sindaco aveva sottolineato, tra l’altro, che nonostante la decisione di ricostituire a Carnate un corpo autonomo di polizia (prima condiviso con Burago Molgora e con un solo agente di stanza a Carnate), tale misura – per numero di risorse e disponibilità – è risultata insufficiente a stroncare un fenomeno dilagante e al di sopra dei mezzi di una piccola cittadina come Carnate.

Controlli straordinari alla stazione di Carnate dopo l’ultima rissa: la videosorveglianza

Una mano è arrivata anche dagli impianti di videosorveglianza installati nella stazione ferrovaria. Tutte misure però non risolutive. Così come difficilissimo si è ovviamente rivelato far rispettare i divieti di vendere alcolici dopo le 19 così come di consumarli all’interno dei giardini e delle aree comunali. Iniziative che avrebbero bisogno – ha sottolinato il primo cittadino – di controlli e di una presenza pressoché fissa sul territorio, ma che si scontra con le possibilità concrete. Da qui l’idea di mobilitare l’esercito come già avviene in altre città, come ad esempio il capoluogo, Monza, dove esiste già da tempo un presidio pressoché fisso di uomini della Polizia locale e militari proprio nella zona della stazione.
È in queste aree, infatti, che spesso si concentrano il maggior numero di episodi di microcriminalità o degrado diffuso. Carnate è più spesso, anche all’interno della stazione, stata teatro di episodi di rapina ai danni di viaggiatori di passaggio o al rientro dal lavoro e quasi sempre per impossessarsi di telefoni, tablet o altri oggetti facilmente rivendibili. Una situazione che nel tempo ha creato un diffuso disagio non solo tra i pendolari ma anche nella cittadinanza che da tempo chiede un freno alla situazione di incertezza che grava sull’area della stazione .

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