Si allarga la mobilitazione per Mulan, una pitbull di cinque anni scomparsa nei campi tra Vimercate e Arcore nella zona della Cavallera. Il primo appello del proprietario sui social è del tardo pomeriggio del 16 luglio: «È stata rapita», aveva scritto Andrea Rovelli. Le condivisioni si sono rapidamente moltiplicate sui social e anche l’offerta di ricompense via via più consistenti.
Al sostegno si è aggiunta la Leidaa: “La cagnolina Mulan è stata rapita e deve essere ritrovata. Se avete informazioni sulla sua scomparsa potete contattare, anche in forma anonima, la nostra associazione al numero 02 94351244 o via mail a segreteria@leidaa.it. Per chi ci aiuterà a ritrovarla abbiamo previsto una ingente ricompensa economica”, ha detto l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
Continuano le ricerche di Mulan, cane scomparso tra Arcore e Vimercate: pettorina rossa, medaglietta e microchip, sarebbe stata rapita
Mulan è un esemplare femmina di pitbull di cinque anni, color miele e con l’estremità della coda senza pelo, microchippata (numero 380260101694650). Al momento della scomparsa, aveva una pettorina rossa – come nelle foto condivise – e la medaglietta con i contatti.
Da subito il proprietario ha avvalorato la tesi del rapimento (o furto) rispetto alla fuga avendo visto Mulan avvicinarsi a una zona alberata e poi un furgone bianco allontanarsi in direzione di Vimercate. Da quel momento del cane non c’è stata più traccia.
“Il suo proprietario Andrea – aggiunge l’onorevole – è un ragazzo distrutto: qualche criminale gli ha sottratto la sua compagna di vita. Non un oggetto, ma un essere vivente. Con tutto il mio impegno mi sto battendo per aiutarla a ritrovare la strada di casa, ma ho bisogno dell’aiuto tutti. Chi l’ha rapita è partito a bordo di un furgone bianco “tipo Fiorino”, che si è allontanato in direzione Vimercate centro. Mulan aveva addosso una pettorina rossa, un collare rosso e la medaglietta. Ricordo a tutti che il rapimento di un animale domestico è un reato molto grave: lo è ancor di più dall’entrata in vigore della Legge Brambilla che riconosce gli animali, esseri senzienti, come soggetti giuridici portatori di diritti. Il tempo dell’impunità è finito”.