Cesano Maderno: l’idea di un centro diurno per giovani e famiglie per la lotta alla droga

La richiesta avanzata all’indirizzo del sindaco e della sua giunta dalle forze di maggioranza è stata quella di collaborare con enti e associazioni, per avviare un servizio improntato su azioni e progetti a sostegno dei ragazzi e contro l’uso di sostanze stupefacenti.
Lotta alla droga, a Cesano l’idea di un centro per le famiglie
Lotta alla droga, a Cesano l’idea di un centro per le famiglie

Il Comune getta le basi per l’apertura di un centro diurno di orientamento rivolto a giovani e famiglie a contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti. Un tema portato all’attenzione del consiglio comunale dalle forze di maggioranza (Pd, “Vivi Cesano” e “Alleanze Civiche”), illustrato da Marco Merighi del Pd e approvato all’unanimità. La richiesta avanzata all’indirizzo del sindaco e della sua giunta è stata quella di collaborare con enti e associazioni, per avviare un servizio improntato su azioni e progetti a sostegno dei ragazzi e contro l’uso di sostanze stupefacenti.

«Ci sono giovani che si avvicinano alle droghe già a 14 anni – ha spiegato Merighi – Abbiamo vissuto il problema del bosco dello spaccio, diamo un’alternativa a questi ragazzi». Merighi ha parlato dell’apertura di uno sportello, dove potranno rivolgersi anche i genitori per avere un aiuto. «Siamo diventati proprietari di diversi immobili confiscati alle mafie, pensiamo a una loro destinazione in tal senso, non per aprirci una comunità terapeutica, ma per avviare uno sportello psicologico e informativo».

Non è la prima volta che la maggioranza invita il sindaco e la giunta ad affiancare alle azioni delle forze dell’ordine progetti che prevengano l’uso di droghe. Lo aveva fatto Alberto Vaghi nel dicembre del 2017. Allora non era assessore, ma capogruppo di “Vivi Cesano”, e la proposta era stata avanzata dopo la bocciatura dell’ordine del giorno della lista “Con Bosio per Cesano” per introdurre il Daspo Urbano. Una progettualità che doveva coinvolgere le scuole e ribadita nel marzo del 2018, quando in città era stata ospite l’allora prefetto Giovanna Vilasi. Sono passati tre anni, non è stato concretizzato nulla e anzi, in consiglio comunale è tornata una proposta similare.